Salute delle ossa ancora sottostimata. Maggio mese mondiale dell’osteoporosi: il Glucocorticoid Induced Osteoporosis Skeletal Endocrinology Group (GIOSEG) aderisce alle raccomandazioni americane sulla prevenzione
Brescia, 17 maggio 2016 – Il GIOSEG, gruppo di studio italiano che si dedica allo studio delle cause endocrinologiche dell’osteoporosi, aderisce alla dichiarazione congiunta dell’American Society for Bone and Mineral Research, la National Osteoporosis Foundation e la National Bone Health Alliance, la CALL FOR ACTION delle più importanti istituzioni scientifiche americane unite nell’invito a una maggiore attenzione alla prevenzione dell’osteoporosi.
“La diagnosi di osteoporosi spesso viene fatta in occasione della prima frattura e questo significa aver perso il treno della prevenzione – dichiara il prof. Andrea Giustina, Ordinario di Endocrinologia all’Università di Brescia e Presidente del GIOSEG – secondo un recente studio dal titolo Imminent Risk of Major Osteoporotic Fracture After Fracture presentato al World Congress on Osteoporosis, Osteoarthritis and Musculoskeletal Diseases che si è tenuto ad aprile a Malaga: dopo la prima frattura il rischio di un secondo evento triplica entro un anno e raddoppia ulteriormente nel decennio successivo”.
“Dati attendibili – prosegue Giustina – derivati dal monitoraggio di oltre 118mila soggetti nati tra il 1907 e il 1935 che avevano partecipato al Reykjavik Study per i quali è stato calcolato il tasso di frattura su tutte le fratture occorse dal momento dell’arruolamento nello studio sino al 2012. Si è visto quindi che l’osteoporosi è ancora sottovalutata in entrambi i sessi e sottotrattata, eppure rappresenta una emergenza di salute pubblica che si trova a fare i conti con una popolazione sempre più anziana che dopo il primo evento fratturativo si avvia ad un destino di non autosufficienza e spesso morte”.
È particolarmente importante il dato emerso dalla ricerca che evidenzia come dopo la prima frattura solo il 26% dei pazienti venga sottoposto a una terapia. Troppo pochi. L’analisi ha rivelato che 5.039 pazienti avevano avuto una MOF (frattura da osteoporosi) e di questi 1.919 ne avevano subìto una seconda. Ma soprattutto che dopo il primo episodio il rischio è aumentato del 4% per ogni anno di età ed è più alto del 41% nelle donne. Il rischio di una seconda frattura è maggiore nel periodo immediatamente successivo alla prima e sebbene decresca nel tempo, rimane comunque due volte superiore rispetto alla popolazione generale.
fonte: ufficio stampa