Bologna, 14 giugno 2019 – I dati dell’edizione 2018 del Programma Nazionale Esiti (PNE), strumento di valutazione sviluppato da Agenas-Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali su mandato del Ministero della Salute, vedono l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna attestarsi come primo ospedale pubblico a livello nazionale per numero di protesi d’anca impiantate: sono stati 1779 gli interventi eseguiti nel 2017 (1742 nel 2016).
Oltre al numero complessivo di casi trattati, sull’intervento di protesi d’anca il PNE rileva anche i dati relativi alle riammissioni a 30 giorni (un nuovo ricovero in ospedale senza necessariamente una revisione della protesi) e alla revisione a due anni, correlando il miglioramento della prestazione dell’ospedale a una bassa percentuale di questi casi sul totale di protesi impiantate.
Il Rizzoli registra un miglioramento su entrambi gli indicatori relativi alle riammissioni e alla revisione, più bassi sia del dato dell’Istituto nel 2016 sia del dato nazionale nel 2017: le riammissioni entro i 30 giorni dopo l’impianto si attestano al 2,05% rispetto a una media nazionale del 3,7%; le revisioni di protesi entro due anni dall’intervento sono pari a 1,33% rispetto a una media nazionale dell’1,88%.
Anche sulla frattura del collo del femore operata entro le 48 ore, tra gli indicatori che secondo la normativa delle strutture ospedaliere misurano la performance dei reparti di Ortopedia, il Rizzoli registra un ulteriore miglioramento rispetto al suo risultato nell’edizione precedente del PNE, con un 86,06% di fratture nell’anziano operate entro due giorni dal trauma contro l’83,37% del 2016 e a fronte di uno standard nazionale fissato al 60% e uno standard internazionale all’80%.
Migliora infine al Rizzoli anche un altro degli indicatori di performance delle Ortopedie, il tempo di attesa per l’intervento chirurgico sulla frattura tibia perone, che si attesta a tre giorni di attesa a fronte a livello nazionale di una mediana di 4 giorni.
Anche il Dipartimento Rizzoli-Sicilia, sede dell’Istituto a Bagheria in provincia di Palermo, vede confermato il suo risultato sulla protesi d’anca: primo in Sicilia tra tutte le Ortopedie per numero di interventi (331 casi nel 2017, 282 casi nel 2016).