Pisa, 27 novembre 2017 – A meno di un anno dalla prematura scomparsa del professor Michele Lisanti, direttore dell’Unità operativa di Ortopedia e traumatologia 1 dell’Aou pisana, approda a Pisa il congresso annuale della IORS-Società italiana di ricerca in ortopedia e traumatologia, obiettivo al quale lui, da sempre fautore della ricerca in campo ortopedico, puntava da tempo e che è stato portato a termine dal dottor Paolo Domenico Parchi, presidente del congresso.
Pisa era infatti la sede candidata ideale per questo evento – con una vocazione storica per la ricerca l’innovazione, la città ospita tre prestigiose Università nonché altri centri di ricerca – incentrato sulla medicina rigenerativa e le nuove tecnologie in chirurgia ortopedica (ricostruttiva, sostitutiva ed oncologica), sulla chirurgia computer-assistita in campo ortopedico e sulle nanotecnologie.
Le nanotecnologie sono considerate la più importante frontiera del XXI secolo e anche nell’ambito della medicina rigenerativa e della chirurgia ortopedica sono in grado di offrire nuove soluzioni terapeutiche basate sull’utilizzo di una nuova generazione di biomateriali nanostrutturati o di nanoparticelle in grado creare un microambiente favorevole per la rigenerazione tessutale.
L’obiettivo del congresso è quello di offrire una panoramica sullo stato della ricerca relativa a nuove terapie rigenerative e nuove tecnologie in ortopedia, attraverso la presentazione dei risultati degli studi clinici provenienti dalle più importanti scuole ortopediche italiane.
Il congresso ha ottenuto il patrocinio dell’Università di Pisa, dell’Aoup, della Società italiana di ortopedia, dell’Accademia universitaria di ortopedia e traumatologia, del Capitolo italiano della società internazionale per la chirurgia computer assistita in ortopedia e della Società europea per la ricerca in ortopedia.
Il congresso – in programma l’1 e il 2 dicembre nell’aula magna della Scuola Medica, in via Roma, 55 – inizio alle 7.45 – sarà inoltre una importante occasione per ricordare il professor Lisanti e tutto il suo impegno profuso negli anni nella ricerca, nella didattica e nell’attività assistenziale.