Milano, 30 gennaio 2018 – Si terrà a Verona il 15 e 16 febbraio, presso il Palazzo della Gran Guardia, l’ottava edizione di “Orizzonti in Pneumologia”, evento organizzato dall’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO) che si propone di fare il punto sulle più recenti scoperte e sulle prospettive future (orizzonti, appunto) nell’ambito delle malattie respiratorie.
A dare il via ai lavori, dopo i saluti inaugurali, sarà una sessione che verterà sulla prevenzione dell’asma con una panoramica dei fenotipi della malattia e un approfondimento dei nuovi approcci terapeutici alla luce dei progressi nel campo dell’immunoterapia.
In particolare, faremo il punto sullo stato attuale di gestione dell’asma – commenta Claudio Micheletto, fra i Responsabili Scientifici dell’evento e Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Pneumologia dell’Ospedale Mater Salutis di Legnago – In Italia la mortalità per questa malattia è fra le più basse in Europa ma i punti critici rimangono la scarsa aderenza al trattamento e il controllo non completo dei sintomi”.
“La seconda sessione della prima giornata sarà dedicata all’asma grave che colpisce una fetta di pazienti compresa fra il 5-10% della popolazione asmatica totale – continua Claudio Micheletto – Si analizzeranno i nuovi farmaci oggi disponibili che consentono un approccio più mirato e più personalizzato alla malattia. In particolare faremo il punto sulle corrette indicazioni dei nuovi farmaci biologici che abbiamo già a disposizione e su quelli che stanno per fare il loro ingresso in commercio: gli anti Ig-E e gli inibitori dell’interleuchina 5”.
Con l’avvento dei farmaci biologici l’armamentario terapeutico di chi si occupa della gestione dell’asma grave si è notevolmente arricchito. Se dieci anni fa la terapia era sempre la stessa per tutti i pazienti e, in generale, si prescrivevano steroidi ad alto dosaggio somministrati per via sistemica o per via inalatoria, ora le opzioni terapeutiche sono molto diverse.
A inaugurare i lavori della seconda giornata sarà una sessione sui Registri Asma Grave, ovvero sui registri di malattia che consentono una ordinata e metodica raccolta dei dati sui pazienti affetti da una determinata malattia e che poi, una volta elaborati da un punto di vista statistico consentono di acquisire nuove informazioni finalizzate a una migliore gestione della patologia.
“In particolare – spiega Micheletto – l’attenzione dei presenti sarà focalizzata sul Registro Nazionale Asma Grave, nato dalla collaborazione fra l’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO) e l’Associazione Allergologi Immunologi Italiani Territoriali e Ospedalieri (AAIITO) e che, accostandosi al già esistente Registro realizzato dalla Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili (SIMRI) focalizzato sull’asma nel bambino, consentirà di avere, per la prima volta in Italia, una visione d’insieme della patologia dall’età pediatrica a quella adulta”.
“Si farà inoltre il punto sul progresso delle conoscenze in ambito diagnostico e terapeutico nel campo della broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) – continua Micheletto – In particolare ci concentreremo sulla triplice terapia. Si tratta di una nuova strategia terapeutica che prevede l’impiego di un unico inalatore che consente l’erogazione di tre principi attivi: due broncodilatatori e un cortisonico. Si tratta di una terapia che in Italia è ancora in fase registrativa per i pazienti più gravi ma che consentirà di migliorare il controllo della malattia e l’aderenza alla terapia. I pazienti infatti non dovranno usare tre inalatori diversi ma un unico inalatore per la somministrazione di tre farmaci”.
In occasione di un evento di questa portata non poteva inoltre mancare una sessione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) con approfondimenti sulla diagnostica e sulla terapia alla luce dei recenti progressi nella conoscenza della patogenesi di questa malattia.
A chiudere il convegno sarà una tavola rotonda sui nuovi Lea e sulle opportunità per la Pneumologia da essi originate.