Nel presidio di Abano Terme sono state recentemente operate una 96enne e una 80enne che ha potuto beneficiare della ricostruzione protesica. Secondo le linee guida, per le donne anziane con tumori della mammella positivi per i recettori ormonali in condizioni “fit”, cioè compatibili con la chirurgia, l’intervento risulta sempre la prima scelta
Abano Terme (PD), 12 dicembre 2024 – Al Policlinico Abano di Abano Terme sono state operate per tumore al seno una paziente 96enne e una 80enne che è stata sottoposta anche alla ricostruzione protesica. L’intervento chirurgico per l’asportazione della neoplasia mammaria anche in donne over 80 è un’opzione terapeutica che, secondo le linee guida, è sempre la prima scelta anche per le anziane con tumori positivi per i recettori ormonali in condizioni di salute “fit”, cioè compatibili con la chirurgia.
I due interventi, i primi del genere nel presidio ospedaliero aponense, struttura capofila di GOL – Gruppo Ospedaliero Leonardo, rappresentano esempi rarissimi nel panorama italiano, che possono fare scuola.
Nel dettaglio, la donna di 96 anni è stata sottoposta a un intervento di ampia escissione del tumore, asportato in maniera radicale, effettuato in anestesia locale con sedazione. La paziente è stata dimessa dopo alcune ore di osservazione senza alcuna complicanza.
Non di minore importanza l’intervento cui è stata sottoposta la paziente di 80 anni: contestualmente alla mastectomia con linfadenectomia ascellare (asportazione dei linfonodi) per una neoplasia mammaria recidivata circa 4 anni dopo intervento di quadrantectomia eseguito in altra struttura, è stata effettuata una ricostruzione protesica con protesi rivestita in micropoliuretano. La ricostruzione protesica era un’espressa richiesta della paziente che è stata dimessa dopo circa 48 ore e non ha avuto complicanze a distanza di tempo.
Gli interventi sono stati eseguiti dal dott. Luca Caruso, responsabile della U.O. di Senologia Chirurgica e Ricostruttiva, e dal collega Giuseppe Adelfio, coadiuvati dal team di anestesisti diretto dal dott. Giorgio Davià, responsabile dell’U.O. di Anestesia e Terapia Intensiva.
“Le linee guida – spiega il dott. Caruso – specificano che in donne anziane in condizioni ‘fit’, cioè compatibili con la chirurgia, con tumori positivi per i recettori ormonali la chirurgia risulta sempre la prima scelta. L’età non deve scoraggiare l’effettuazione di un intervento chirurgico se condotto in condizioni di sicurezza anestesiologica e la semplice ormonoterapia o la radioterapia a intento palliativo non devono rappresentare un’alternativa alla chirurgia, quando questa è fattibile e sicura”.
Le strade alternative alla chirurgia dovrebbero dunque essere riservate solo a pazienti tecnicamente inoperabili per altre patologie o perché il tumore ha invaso le strutture circostanti in modo da non rendere fattibile una chirurgia radicale.
I vantaggi
La letteratura scientifica evidenzia che vi è un vantaggio dimostrato e statisticamente significativo in termini di sopravvivenza libera da progressione di malattia a favore della chirurgia, con o senza ormonoterapia. “Ricordiamo che circa il 22% di nuovi casi di tumore mammario e il 14% dei decessi causati dal carcinoma mammario sono attesi in donne di età superiore o uguale a 70 anni. Inoltre, se fattibile e compatibile con le condizioni di salute della paziente, anche la ricostruzione mammaria dopo mastectomia deve essere presa in considerazione”, specifica il chirurgo senologo.
Approccio multidisciplinare
Tutti i casi oncologici al Policlinico Abano vengono presi in carico con un approccio multidisciplinare e valutati da uno specifico Tumor Board, un organismo costituito da molteplici specialisti che stabiliscono collegialmente il percorso più indicato per ogni singolo paziente oncologico.
Nel caso del tumore al seno fanno parte del Tumor Board l’oncologo, il chirurgo senologo, il chirurgo plastico, il radiologo senologo, l’anatomopatologo, il radioterapista, il genetista e altre figure professionali di supporto come il case manager, il breast nurse, il fisioterapista e lo psico-oncologo.
L’anestesia
L’approccio multidisciplinare prosegue anche in sala operatoria. Il team dell’U.O. della Senologia Chirurgica e Ricostruttiva ha collaborato fianco a fianco con l’équipe di anestesisti diretta dal dott. Giorgio Davià, responsabile della UO di Anestesia e Terapia Intensiva che ha specificato: “Gli interventi di chirurgia senologica in donne molto anziane o con plurime comorbidità vengono eseguiti in totale sicurezza per la paziente prediligendo l’effettuazione dei blocchi anestesiologici locoregionali invece dell’anestesia generale. Le pazienti sono vigili e collaboranti già al termine dell’intervento e l’incidenza di nausea e vomito post anestesia, oltre che il dolore postoperatorio, sono praticamente trascurabili”.
Le pazienti, sottoposte a controlli ambulatoriali a distanza, non hanno sviluppato alcuna complicanza e saranno seguite nel follow-up post chirurgico dai medici del team multidisciplinare di Patologia mammaria del Policlinico di Abano Terme composto dai chirurghi senologi coadiuvati, per qualsiasi necessità, dal radiologo senologo sempre a disposizione.