Torino, 1 febbraio 2018 – Domani venerdì 2 e sabato 3 febbraio, presso il Centro Congressi Torino Incontra (Via Nino Costa, 8), si svolgerà il Convegno “Oncologia Medica Universitaria Italiana. Formazione, ricerca e assistenza”, in occasione della Riunione Nazionale COMU (Collegio degli Oncologi Medici Universitari), organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Oncologia dell’Università di Torino.
Per la prima volta, a Torino arrivano tutti i docenti universitari di oncologia per creare programmi comuni e condividere gli importanti passi compiuti dalla ricerca nell’ambito della cura dei tumori. Ampio spazio è dedicato all’immunoterapia, con la previsione di un’estensione del suo utilizzo a molte neoplasie.
Più di 200 partecipanti a un incontro di professori universitari, un evento che riunisce a Torino tutti i docenti italiani di oncologia, molti dei quali gestiscono centri di ricerca avanzati.
La risposta piena all’invito è dettata dalla forza di un obiettivo comune: fare in modo che l’università rafforzi il suo ruolo culturale centrale nella formazione e nell’aggiornamento, a tutti i livelli; dagli studenti agli specializzandi e ai medici che lavorano negli ospedali o in altre sedi.
“L’università vuole partecipare attivamente sia alla ricerca sia alla trasmissione dei suoi risultati – spiega il Prof. Massimo Aglietta, Presidente del COMU e docente di Oncologia Medica dell’Università di Torino – I meccanismi alla base del tumore sono talmente complicati, che soltanto realizzando tanta ricerca si va avanti. I tumori si possono paragonare a una vecchia automobile che si guasta: se la si vuole riparare non si può conoscere solo il pezzo che si è rotto, ma tutto il meccanismo dell’auto”.
La novità più rilevante degli ultimi anni in campo oncologico è determinata dall’esplosione dell’immunoterapia: una terapia che sta cambiando la fisionomia dell’oncologia e che sta rapidamente ampliando i suoi confini; inizialmente era utilizzata per la cura del melanoma, ora viene applicata con successo ad altre patologie tumorali.
“Tra il 2018-2019 l’impiego dell’immunoterapia sarà allargato a quasi tutte le patologie oncologiche – afferma il Prof. Aglietta – Un esempio illuminante di quanto la ricerca sia complessa. Infatti, è dalla fine dell’800 che si sapeva che l’immunoterapia poteva svolgere un ruolo nella terapia dei tumori. Sono stati necessari quasi centocinquant’anni e la ricerca assidua di migliaia di ricercatori per trovare il modo di trasformare un’idea in un progetto e quindi in un risultato”.
Da qui, l’importanza di riunire i docenti italiani di oncologia: creare progetti comuni, preparare medici competenti, continuare a fare ricerca e condividerne i risultati.
Nell’incontro verrà anche presentato un manuale di oncologia per gli studenti.