Genova, 13 dicembre 2018 – Dal 1999 ad oggi, 12.000 partecipanti tra oncologi e addetti ai lavori provenienti da tutta Italia; dagli 80 clinici coinvolti nella prima edizione, alle oltre 800 presenze attese per l’edizione 2018. Un viaggio lungo 20 anni per informare e aggiornare gli specialisti in oncologia sulle principali novità nella pratica clinica, che possono cambiare l’approccio terapeutico al paziente.
“Grandangolo: un anno di oncologia”, giunto alla XX edizione, in programma da oggi al 15 dicembre al Centro Congressi dei Magazzini del Cotone di Genova, grazie a questi numeri e alla sua ‘filosofia’ è considerato oggi il principale meeting scientifico sull’oncologia di tutto il Paese: il convegno annuale, promosso da AccMed – Accademia Nazionale di Medicina, è un momento di raccolta, sintesi e condivisione delle più importanti innovazioni in ambito oncologico emerse nei 12 mesi precedenti. Una fotografia ‘grandangolare’ della letteratura internazionale e dei risultati presentati ai più importanti congressi a livello mondiale.
Grandangolo nasce da una intuizione dell’oncologo Alberto Sobrero, Direttore di Oncologia Medica 1 all’Ospedale Policlinico San Martino IRCCS di Genova, che insieme a AccMed e agli altri colleghi che lo hanno affiancato nella direzione scientifica dell’evento ha sviluppato negli anni questo appuntamento, oggi divenuto fondamentale, dell’oncologia italiana.
“Dalla prima edizione abbiamo visto una partecipazione in continua crescita – dichiara Alberto Sobrero, Responsabile scientifico di Grandangolo – il motivo di questo successo va ricercato nel bisogno degli oncologi italiani di aggiornamento continuo non solo sui nuovi trial clinici o sui singoli farmaci, ma soprattutto sull’impatto di questi nella pratica clinica quotidiana e quindi sulla vita dei loro pazienti: negli anni abbiamo posto sempre più l’accento su questi aspetti pratici e sempre meno sulle mere carrellate di nuovi dati. Negli ultimi 3-4 anni l’attività di selezione delle novità più rilevanti in oncologia è diventata decisamente più ardua e ancora più importante per l’aggiornamento e la formazione, con una serie di innovazioni che hanno rivoluzionato l’approccio al tumore”.
Grandangolo è cambiato e cresciuto nel corso degli anni, fino a raggiungere il format che oggi lo caratterizza: tre densissimi giorni di lavoro con la partecipazione di circa 800 tra medici specialisti e specializzandi in oncologia, radioterapia, medicina interna, farmacisti ospedalieri e dei servizi territoriali provenienti da tutta Italia, una faculty di altissimo livello, didattica interattiva e progetti digitali per mantenere attivo il trasferimento dell’informazione tra una edizione e quella successiva.
Il modello di formazione/informazione promosso dall’Accademia Nazionale di Medicina e applicato a Grandangolo è oggi particolarmente rilevante. Uno dei fattori critici dei moderni sistemi sanitari, e al tempo stesso una delle maggiori opportunità di crescita e sviluppo, è rappresentato infatti dalla necessità di rendere efficace ed efficiente il trasferimento delle nuove conoscenze medico-scientifiche (generate a un ritmo sempre più rapido) nella pratica clinica corrente e garantire il ritorno delle evidenze prodotte dall’applicazione clinica alle fonti della ricerca.
Nonostante la sua costante evoluzione, Grandangolo mantiene inalterate da 20 anni la sua struttura e la sua periodicità, ingredienti fondamentali che lo hanno reso uno strumento di aggiornamento fondamentale per gli oncologi italiani, in particolar modo quelli che operano in Centri minori.
“Il Sistema Sanitario italiano, secondo OMS, OCSE e le agenzie di rating, è secondo in Europa e tra i primi 10 in tutto il mondo – commenta Alberto Sobrero – in oncologia, questa buona posizione nei ranking internazionali è confermata dalla capacità da parte di molti Centri sul territorio, e non soltanto quindi da parte dei Centri di Eccellenza, di portare avanti il trattamento dei pazienti secondo le linee guida internazionali. La distribuzione capillare a livello territoriale delle conoscenze e delle cure è uno dei punti di forza dell’oncologia italiana, che Grandangolo vuole contribuire a rafforzare anno dopo anno”.
Domani, alle 13.30, alla presenza del Sindaco di Genova Marco Bucci e della Vicepresidente e Assessore alla Sanità della Regione Liguria Sonia Viale, saranno assegnati i Premi Accademia Nazionale di Medicina: il Presidente di Accademia Nazionale di Medicina Prof. Mario Piccoli e il Direttore Generale dell’Ospedale Policlinico San Martino Dott. Giovanni Ucciconsegnerannoil Premio alla Carriera al professor Leonardo Santi, nome storico dell’oncologia italiana, fondatore dell’IST di Genova, importante incubatore di eccellenze in oncologia; i Premi per i 20 anni di Grandangolo andranno ad Alberto Sobrero, Roberto Labianca, Direttore del Cancer Center ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo e Andrea Ardizzoni, Direttore U.O. Oncologia Medica A.O.U. Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna, per l’impegno nell’ideazione e coordinamento del Grandangolo e per l’aggiornamento e la formazione in oncologia, e a Paolo Casali, Direttore SC Oncologia Medica 2, Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori – Università degli Studi di Milano, per il lavoro di ideazione e coordinamento del Focus sui Tumori Rari.
Inoltre, il Prof. Paolo Comanducci, Magnifico Rettore dell’Università di Genova consegnerà il Premio Chirone (International Chiron Award for Biomedical Research and Training) ad Alberto Sobrero e Armando Santoro, Direttore Cancer Center Humanitas Research Hospital di Rozzano (MI), per la formazione e comunicazione scientifica, e al giornalista di Rai News Gerardo D’Amico per la comunicazione e divulgazione scientifica.