Oncologia, a Sansepolcro modelli per garantire equità di accesso alle cure e risposte efficaci

logo-azienda-usl-toscana-sud-est-arezzo

Sansepolcro, 11 novembre 2016 – Favorire forme di interazione ospedale-territorio per garantire a livello locale opportunità di presa in carico e risposte efficaci ed esaustive ai percorsi di cura più complessi in ambito Asl. Queste le direttrici di sviluppo dell’assistenza ai malati oncologici sviluppate dall’Azienda sanitaria della Toscana sud est, presentate in questi giorni nel corso di un convegno alla Casa di Salute di Anghiari. L’iniziativa, promossa da Sergio Bracarda, direttore del Dipartimento di Oncologia e da Rosella Guadagni e Evaristo Giglio, rispettivamente coordinatore sanitario e direttore della Zona distretto Valtiberina, è stata l’occasione per illustrare lo stato dell’arte dell’assistenza oncologica in ambito dell’area vasta sud est.

È stato il dott. Bracarda, introducendo i lavori del convegno, ad illustrare l’articolazione del Dipartimento di Oncologia la cui attività si distribuisce in tutta l’Area Vasta delle tre provincie della Toscana Sud Est attraverso l’articolazione di tre aree funzionali (oncoematologia, radioterapia, anatomia patologica) e due aree omogenee: la prima sull’innovazione in oncologia e sulle neoplasie della mammella; la seconda sulla multidisciplinarietà e simultaneità degli interventi assistenziali e terapeutici.

Le varie attività diagnostiche e terapeutiche – ha puntualizzato Bracarda – si sviluppano attraverso modelli “a Rete” nei vari presidi ospedalieri dell’Azienda integrando competenze, specifiche professionalità ed interventi di alcuni gruppi oncologici multidisciplinari che prendono in carico i tumori nelle varie sedi (polmone, tratto gastro-intestinale, testa-collo, distretto ginecologico, tumori ossei, cute, tiroide) ed Unità specialistiche per la diagnosi e il trattamento del cancro al seno (Brest Cancer unit) e della prostata (Prostate cancer e genitourinary unit).

Obiettivo principale dell’oncologia aziendale, è stato detto, è quello garantire a tutti i cittadini qualità ed equità di accesso alle cure, a prescindere dalla loro residenza. Un obiettivo che è possibile raggiungere mettendo in “rete” modelli, strutture, competenze e professionalità presenti in ambito aziendale. Una rete che favorisca, attraverso forme di interazione ospedale-territorio una adeguata presa in carico dei malati oncologici e, risposte specialistiche di eccellenza e più esaustive ai percorsi di cura più complessi in ambito di area vasta.

L’oncologia si avvia dunque a raccogliere le sfide connesse al progressivo aumento della prevalenza dei cittadini portatori di patologie tumorali legata al miglioramento della prognosi conseguente a diagnosi precoci e a trattamenti sempre più efficaci, oltre alla riduzione dell’incidenza collegata alla maggiore attenzione agli stili di vita e di lavoro (fumo, alimentazione, lotta alla sedentarietà, alcol ecc.). Ma allo stesso tempo, è evidente che non bisogna abbassare la guardia rispetto ai fattori di rischio ed i cittadini dovranno essere sempre più consapevoli che una grossa fetta di tumori è eliminabile se si abbattono i fattori collegati ai suddetti stili.

fonte: ufficio stampa

Salva come PDF
Le informazioni presenti nel sito devono servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. Ricordiamo a tutti i pazienti visitatori che in caso di disturbi e/o malattie è sempre necessario rivolgersi al proprio medico di base o allo specialista.

Potrebbe anche interessarti...