Trento, 29 gennaio 2018 – SPARKS è un progetto finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma di Ricerca e Innovazione Horizon 2020 con lo scopo di far conoscere ai cittadini europei la pratica della Ricerca e Innovazione Responsabile (RRI) attraverso il tema di cambiamenti tecnologici in materia di salute e medicina.
Il progetto è guidato da Ecsite – la rete europea dei centri scientifici e musei – e supportato da 33 partner attivi in tutta l’Unione europea e Svizzera, tra cui il MUSE che rappresenta l’unico partner italiano nel progetto.
I principali obiettivi del progetto sono:
- aumentare la consapevolezza della cittadinanza circa il concetto e la pratica della RRI;
- incoraggiare i cittadini e gli altri soggetti interessati a condividere la responsabilità per la scienza;
- alimentare le politiche di ricerca e innovazione a livello comunitario, nazionale e locale per facilitare lo sviluppo di processi di RRI nel campo della salute e medicina.
Le attività di SPARKS
Il progetto conta su una forte collaborazione tra 33 organizzazioni dell’Unione Europea e della Svizzera: centri e istituti scientifici, università, musei e organizzazioni attive nei settori scientifici. Ogni partner ospiterà una mostra itinerante intitolata “Oltre il laboratorio: la rivoluzione scientifica DIY” che sarà esposta contemporaneamente in quattro località per volta, coinvolgendo 29 paesi europei nel corso del progetto.
Durante il periodo di permanenza della mostra presso la realtà ospitante, saranno organizzati eventi partecipativi come caffè scientifici, laboratori di incubazione e workshop che offriranno l’opportunità di identificare le problematiche di ricerca prioritarie e co-progettare soluzioni scientifiche insieme.
La mostra “Oltre il laboratorio: La rivoluzione scientifica fai-da-te”
Attraverso alcune storie vere la mostra esplora la rivoluzione scientifica DIY-Do It Yourself. La scienza è fatta dagli scienziati. Ma lo è davvero? La mostra espone sette storie di persone che stanno aprendo la ricerca scientifica a tutti, facendola uscire dai laboratori di ricerca per farla entrare in case, officine e cortili.
Da chi costruisce i propri dispositivi medici per gestire il diabete, alle comunità locali che misurano l’inquinamento, un numero sempre crescente di “scienziati fai-da-te” in tutto il mondo sta hackerando, sperimentando e inventando.
Muniti di sensori a basso costo, app per smartphone e con la capacità di condividere informazioni con le community online, questi pionieri della scienza fai-da-te stanno mettendo in discussione la nostra idea della figura di scienziato e come sarà la scienza in futuro.
La mostra è stata progettata dal Science Museum di Londra nell’ambito del progetto Europeo SPARKS; da luglio 2016 la mostra è stata ospitata da 29 diversi musei in tutta Europa e dal 26 gennaio al 25 marzo sarà esposta al MUSE – Museo delle Scienze.
In questa edizione italiana sarà esposto anche GLIFO, un piccolo oggetto creato in un processo di co-progettazione tra il Fab Lab OpenDot di Milano, tre giovani designer, terapisti e famiglie di bambini con difficoltà motorie. GLIFO permette ai bambini con difficoltà nella presa di utilizzare penne, pennarelli e matite.