Obesità e sovrappeso nei pazienti psichiatrici. Presentato progetto di ricerca sperimentale a Molfetta

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Molfetta, 23 settembre 2017 – La prevenzione dell’obesità e del sovrappeso in pazienti psichiatrici comincia con un corretto stile di vita. Sono i risultati di “Nutrimente”: progetto sperimentale sviluppato dalla Cooperativa Anthropos di Giovinazzo, presentato a Molfetta il 22 settembre, nell’ambito del convegno in cui hanno partecipato medici,  psichiatri, biologi e nutrizionisti.

Nove mesi di lavoro, in cui sono stati raccolti dati: nutrizionali, biochimici, psicometrici e di monitoraggio della terapia psicofarmacologica, sviluppati dagli esperti della Cooperativa Anthropos in particolare da: Giacobba Fazio medico psichiatra, Nicoletta De Lorenzo psicologa psicoterapeuta e Stefania Giammarino biologo specialista in Scienza dell’Alimentazione. I dati sono stati raccolti, elaborati e analizzati dal dott. G. Leandro e dal suo staff  dell’ Ospedale ”S. DeBellis” IRCSS di Castellana Grotte, istituto di ricovero e cura a carattere scientifico.

Nutrimente è il risultato di un lavoro complesso e innovativo ma soprattutto sperimentale attuato nell’anno 2014-2015 per la prevenzione e cura di sovrappeso e obesità in pazienti psichiatrici. La ricerca sviluppata in 9 mesi è stata applicata, in modalità sperimentale su 20 pazienti e ha dimostrato come con un corretto approccio alimentare si è assistito contestualmente alla perdita di peso, al miglioramento del funzionamento globale del paziente e al miglioramento della sua qualità della vita intesa come benessere psicofisico e vita sociale/relazionale.

“Nutrimente si pone come obiettivo in primo luogo quello di migliorare lo stato di salute e lo stile di vita dei pazienti delle strutture psichiatriche; come noto – dichiara Mariapia Cozzari presidente Cooperativa Sociale Anthropos – gran parte degli psicofarmaci determinano un importante incremento di peso, e quindi se poco si può fare a livello farmacologico – conclude la Cozzari – molto si può con interventi mirati a sviluppare la consapevolezza dei pazienti circa i rischi dell’obesità grave”.

“Il progetto Nutrimente non considera il disturbo alimentare come un disturbo a sé stante, ma come un comportamento all’interno di uno stile di vita – dichiara Felice Vadruccio Responsabile DH dei Disturbi del comportamento alimentare Policlinico di Bari”.

“L’obiettivo che il progetto si pone non é la mera scomparsa di sintomi, ma la modifica di uno stile di vita – ha aggiunto il responsabile DH del Policlinico di Bari – I pazienti che partecipano allo studio sono incoraggiati non a mangiare di più, di meno o meglio, ma a non annoiarsi , a non lasciarsi vivere, a non lasciarsi vivere passivamente le iniziative organizzate per loro e ad essere propositivi, creativi e volitivi”, ha concluso Vadruccio.

La maggior parte dei pazienti, problematici dal punto di vista comportamentale, portatori di sintomi cronicizzati, che si sono dimostrati evitanti sul versante dell’impegno personale nelle relazioni e nei compiti più elementari della quotidianità, ha presentato un miglioramento globale.

Il convegno ha visto la partecipazione di quasi 200 tra : medici, psicologi, biologi, nutrizionisti, assistenti sociali, educatori professionali, tecnici della riabilitazione psichiatrica, operatori socio-sanitari e tutte le figure professionali che operano nel settore.

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