Forlì-Cesena, 13 novembre 2020 – Ancora una novità per la ricostruzione della pelle, made in Romagna: la conservazione a temperatura ambiente della membrana amniotica e del derma decellularizzato. È l’ultimo successo scientifico della Banca Cute della Regione Emilia Romagna (RER), che afferisce al Centro Grandi Ustionati dell’Ospedale “M. Bufalini” di Cesena – Azienda USL della Romagna – ed è una delle cinque banche del tessuto cutaneo italiane accreditate dal Centro Nazionale Trapianti (CNT) e dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS). È un laboratorio specializzato nella lavorazione-conservazione-stoccaggio-distribuzione di tessuto cutaneo ottenuto da donatore cadavere Multi-Tessuto (MT) e Organi-Tessuti (OT) e serve un bacino di utenza interregionale di circa sei milioni di abitanti.
“La Membrana Amniotica viene estratta dalla placenta – spiega il dott. Davide Melandri, direttore del reparto di Dermatologia e del Centro grandi ustionati dell’ospedale Bufalini – frutto della donazione da parte delle pazienti sottoposte a parto cesareo d’elezione, dopo il consenso informato scritto, presso il reparto di Ostetricia e Ginecologia sempre del Bufalini diretto dal dott. Patrizio Antonazzo. Le donatrici sono selezionate sulla base di rigorosi criteri previsti dalle Linee Guida del Centro Nazionale Trapianti”.
“Dopo il parto – prosegue – dalla placenta viene raccolta la membrana amniotica e trasportata presso la Banca della cute che fa parte del nostro Centro. La membrana fino ad ora è stata processata all’interno dell’officina farmaceutica e criocongelata, per essere poi conservata a una temperatura tra i -180 e i -195 gradi centigradi (vapori di azoto) pronta per la distribuzione alla quale siamo da poco stati autorizzati dal Centro Trapianti della nostra Regione. Viene anche validata da un punto di vista clinico. La membrana verrà distribuita su richiesta dei clinici per trattare ferite e ulcere cutanee e mucose di difficile guarigione o nel caso di ustioni. La membrana è un prodotto biocompatibile e biologicamente attivo, dotato di capacità trofico-rigenerative per la presenza di una matrice elastica e resistente infarcita di cellule staminali, fattori di crescita e citochine. Inoltre, ha la capacità di rilasciare sostanze che stimolano la guarigione, di ospitare le cellule dell’ospite e promuoverne l’accrescimento e il differenziamento, contrastare l’infezione e stimolare la rivascolarizzazione delle aree danneggiate”.
A breve sia la membrana che il derma decellularizzato, un altro importante tessuto bioingegnerizzato distribuito dalla banca regionale, grazie ad un nuovo brevetto verranno conservati e distribuiti a temperatura ambiente con un indubbio vantaggio pratico e di costi. Ciò semplificherà poi anche la conservazione e distribuzione del derma decellularizzato che attualmente è conservato a bassissime temperature in vapori di azoto.
Quest’ultimo prodotto è costituito da una matrice dermica bioingegnerizzata che viene sottoposta mediante una metodica di manipolazione minima, brevettata assieme al Rizzoli di Bologna, alla eliminazione completa delle cellule del donatore rendendolo completamente atossico, biocompatibile e immunotollerato.