Torino, 20 maggio 2015 – L’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte Antonio Saitta ha visitato il nuovo reparto di degenza dedicato alle pazienti afferenti alla Breast Unit, presso l’ospedale Sant’Anna di Torino. Si completa così un’altra tappa del programma di ottimizzazione ed umanizzazione dell’Unità di Senologia della Città della Salute e della Scienza di Torino.
Questo risultato è stato ottenuto grazie al fondamentale contributo della Compagnia di San Paolo ed alla Fondazione “Crescere insieme al Sant’Anna”.
La Compagnia di San Paolo ha stanziato un contributo di un milione di euro finalizzato alla realizzazione di un modello gestionale innovativo, in grado di integrare i percorsi necessari per l’identificazione e la cura del carcinoma mammario, attraverso un nuovo reparto di degenza e l’acquisizione di apparecchiature tecnologicamente avanzate, quali il Faxitron, il microinclusore e processatore di biopsie mammarie.
Il nuovo reparto di 14 posti letto permette di concentrare la degenza delle pazienti affette da patologia mammaria migliorando il comfort durante il ricovero, di evitare la carenza di posti letto per l’accesso alla chirurgia senologica e di aumentarne le performance.
Il processo era cominciato alla fine del 2013 unificando le discussioni multidisciplinari dei casi clinici (Molinette e Sant’Anna). Con l’acquisizione del Faxitron dal febbraio 2014, l’attività chirurgica si è concentrata nelle nuove sale operatorie del Sant’Anna avendo a disposizione 12 sedute operatorie alla settimana. Il Faxitron ha permesso il collegamento con le 3 Radiologie dell’Azienda afferenti alla Breast Unit per i controlli intraoperatori (Sant’Anna, Molinette, Screening CPO e SGAS).
La struttura era stata disegnata per intervenire su 1.200 casi l’anno. Grazie a sedute operatorie aggiuntive ottenute con l’aiuto della Direzione Generale e Sanitaria nel 2014 sono stati effettuati 1.293 interventi. Nel 1° trimestre del 2015 si è registrato un ulteriore incremento di operazioni chirurgiche del 24% rispetto all’analogo periodo del 2014 e la lista d’attesa media si è ridotta fino agli attuali 35 giorni.
Non sono ancora disponibili dati ufficiali regionali, ma è prevedibile che l’incremento dell’attività, la riduzione delle liste d’attesa ed i miglioramenti qualitativi dei servizi erogati possano avere un impatto positivo anche sulla mobilità passiva extra-regionale. Al più presto è poi prevista l’unificazione del Centro Accoglienza Servizi (CAS).
Nei prossimi mesi dovrebbe concretizzarsi anche l’unione dei 3 Day Hospital Oncologici che si occupano dei trattamenti antiblastici della patologia (i protocolli di trattamento sono già peraltro condivisi). Inoltre è stata promossa un’iniziativa volta all’accoglienza ed umanizzazione dei percorsi diagnostico- terapeutici, definendo uno spazio dedicato alle pazienti e gestito dalle Associazioni di volontariato, presenti tutte le mattine, che accolgono le signore per un momento di tranquillità, sorseggiando una tisana o un tè. L’ambiente è stato reso il più accogliente possibile, arricchito dalle opere donate dall’artista Barbara Nejrotti e dalla diffusione di profumi di oli essenziali.
fonte: ufficio stampa