Genova, 26 marzo 2019 – Il successo del “30° Congresso Nazionale SPIGC” e del “9th Joint Workshop on New Technologies for Computer/Robot Assisted Surgery” che si è tenuto a Genova lo scorso fine settimana presso l’Hotel Tower Genova Airport è agilmente percepibile attraverso i numeri dell’evento: 470 relatori di cui 150 ingegneri, 1.029 accreditati solo all’inaugurazione di giovedì (alla presenza del Presidente della Regione Toti e dell’assessore alla Sanità Sonia Viale), 19 sessioni, di cui 6 in contemporanea e 6 corsi sviluppati in appena 2 giorni, 8 nazioni 3 continenti rappresentati.
Il convegno che ci siamo lasciati alle spalle è stata un’occasione che la città e i professionisti del settore non si sono lasciati sfuggire. A volere fortemente che Genova ospitasse l’evento sono stati Stefano Scabini, in qualità di Coordinatore Scientifico, il Presidente Onorario del Congresso Domenico Palombo e l’attuale Presidente Nazionale SPIGC Davide Pertile assieme al Coordinatore Scientifico CRAS Leonardo De Mattos, che ha permesso di legare in maniera inscindibile il mondo della chirurgia a quello della robotica, coinvolgendo decine di ricercatori dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT).
Nel corso dell’evento si sono incontrati i massimi esperti nazionali ed internazionali della Chirurgia Italiana e le eccellenze della Ingegneria Biomedica dell’ IIT (Istituto Italiano di Tecnologia) che, per la prima volta in maniera davvero interattiva e multidisciplinare, hanno portato il loro contributo allo sviluppo di nuove applicazioni in ambito chirurgico, confrontandosi con le frontiere della tecnologia e dando vita ad un congresso che segna un nuovo modo di concepire la chirurgia: innovativo, interattivo, tecnologico e formativo.
“Tecnologia e chirurgia a braccetto si sono dimostrati un binomio fortissimo; uniti all’entusiasmo dei giovani chirurghi siamo certi che cambieranno il modo di insegnare, imparare ed esercitare la chirurgia”, ha dichiarato Stefano Scabini.
“In un momento in cui calo delle vocazioni in chirurgia e ricambio generazionale che tarda ad arrivare si dimostrano i veri problemi della professione, l’evento ha dimostrato che i giovani chirurghi ci sono, sono motivati e di grande qualità: una bella iniezione di fiducia per i professionisti ed una ottima notizia per i pazienti”, conclude Davide Pertile.