Milano, 8 marzo 2021 – Grazie a una donazione privata da 570 mila euro, al Policlinico di Milano nasce il nuovo Laboratorio di ricerca per la nefro-urologia pediatrica, che sarà di grande aiuto a tutti i bambini sia italiani che internazionali che ne avranno bisogno. Una grande opportunità per curare al meglio le malattie nefrologiche dei bambini, resa possibile grazie all’impegno di IMPact SIM e dell’Associazione Bambino Nefropatico (ABN onlus).
Scoprire nel dettaglio come funzionano e quali sono i meccanismi che provocano le malattie renali dei bambini, perché è proprio su questi dettagli che la ricerca potrà ‘cucire’ su misura nuove terapie. Sarà questo il primo obiettivo del nuovo Laboratorio di ricerca per la nefro-urologia pediatrica del Policlinico di Milano, nato grazie a una donazione di 570 mila euro da parte della società di intermediazione mobiliare IMPact SIM con il sostegno dell’Associazione Bambino Nefropatico (ABN onlus).
L’obiettivo del nuovo laboratorio sarà quello di combinare discipline, risorse, competenze e tecniche per promuovere miglioramenti nella prevenzione, nella diagnosi e nelle terapie. Il tutto, integrando studi ed esperienze in modo da offrire soluzioni in grado di migliorare prognosi, prevenzione, screening e terapie, e in generale le politiche della salute portando la ricerca dal laboratorio al letto del paziente.
L’attività di ricerca verrà sviluppata in uno spazio condiviso con l’Istituto Nazionale di Genetica Molecolare che ha sede nel Padiglione Invernizzi del Policlinico: in questo modo i ricercatori potranno operare in un ambiente già dotato di tutte le attrezzature necessarie.
L’attività di ricerca che farà capo al prof. Giovanni Montini verrà sviluppata in uno spazio concesso dall’Istituto Nazionale di Genetica Molecolare che ha sede all’interno del Policlinico di Milano. Tale concessione permetterà di operare in un ambiente già dotato di costose e sofisticate attrezzature.
Oggi si realizza un progetto che dimostra come la ricerca possa essere spinta da una forza motrice alimentata anche dalle forze produttive del Paese che – come IMPact SIM – scelgono di essere non solo parte attiva del circuito economico nazionale, ma di voler essere protagoniste di quel processo di miglioramento della società che parte proprio dei più deboli, i bambini.