Torino, 30 giugno 2018 – Inaugurati all’ospedale Maria Vittoria di Torino, di cui è Direttore Sanitario il dott. Paolo Mussano, le nuove sale parto, sale operatorie e ambulatori di Ginecologia e Ostetricia (Direttore f.f. dott. Biagio Contino).
500 mq di blocco operatorio e parto sono stati oggetto di manutenzione straordinaria a strutture e impianti e 250 mq di ambulatori, già oggetto di importante intervento nell’anno 2003, sono stati oggetto di manutenzione ordinaria.
“Dopo 5 mesi di lavori il Maria Vittoria torna alla propria utenza per consolidare la sua posizione di Punto nascita di II livello della Città di Torino – commenta soddisfatto il Direttore Generale della ASL Città di Torino, dott. Valerio Fabio Alberti – ottimizzando la propria funzionalità, grazie agli spazi razionalizzati e ampliati trasferendo alla Casa della Salute Valdese il Centro FIVET. Si è trattato di un intervento su un blocco che da 35 anni a questa parte mai era stato fermo così a lungo e ringrazio tutti gli Operatori coinvolti, per l’esempio di ottima collaborazione della parte sanitaria con la parte tecnica dell’Ospedale, che hanno offerto lavorando a lungo in situazioni di disagio e con funzioni chirurgiche accorpate, senza mai fermare i parti e le sedute operatorie”.
“Questo è un altro passo fondamentale in attuazione dell’atto aziendale, che porta a una riorganizzazione della Ginecologia e Ostetricia a livello di Dipartimento Materno Infantile dell’intera Città di Torino – prosegue il Direttore Generale Alberti – che ci consente di offrire ai Cittadini presso il Maria Vittoria l’eccellenza di un Punto Nascita HUB di II livello della Rete regionale, per la gestione del parto pretermine e delle gravidanze ad alto rischio materno e neonatale, dotato di Terapia Intensiva Neonatale, anch’essa HUB della Rete regionale per il Trasporto Neonatale in emergenza. A queste attività di Ostetricia di II livello si affiancherà a breve, nella sede del Presidio Ospedaliero Martini, accanto al Punto nascita, la costituzione di un polo di chirurgia ginecologica complessa oncologica e non oncologica”.
“L’inaugurazione del nuovo blocco operatorio-parto e ambulatori del Maria Vittoria rappresenta la dimostrazione concreta di come l’unificazione aziendale dia risultati interessanti per i cittadini, in un’ottica di razionalizzazione e ottimizzazione delle risorse – commenta l’Assessore alla Sanità, Antonio Saitta – Ringrazio la direzione generale dell’Asl Città di Torino e tutti coloro che hanno contribuito a raggiungere questo obiettivo. Sono certo che a breve si potranno realizzare altri esempi positivi di accorpamento, con una sostanziale miglioramento della funzionalità degli spazi a disposizione dell’utenza”.
Nell’ambito della ristrutturazione del reparto è stata anche posta particolare attenzione agli ambulatori di Ostetricia e Ginecologia, collocati al primo piano del padiglione P, dove gli spazi sono stati rinnovati e incrementati, permettendo così di ampliare l’offerta di prestazioni, con l’introduzione di nuove attività: oltre ai preesistenti ambulatori di Ecografia e Diagnosi Prenatale e di Gravidanza a rischio, saranno infatti di prossima attivazione quelli di Diabetologia, Patologia Internistica in gravidanza e di Riabilitazione Perineale.
“Nel Punto nascita del Maria Vittoria si assistono circa 1.300 parti l’anno, di cui circa un terzo riguardanti gravidanze a rischio con una percentuale di tagli cesarei del 23,4%, una delle più basse del Piemonte, ampiamente al di sotto della media nazionale – spiega il dott. Biagio Contino, Direttore f.f. di Ginecologia e Ostetricia al Maria Vittoria – uno degli obiettivi principali è infatti quello di fornire a tutte le donne la possibilità di avere un parto naturale, anche se hanno già subito in precedenza un cesareo o hanno il bambino in presentazione podalica. Per questi casi ovunque è consolidata l’indicazione a un nuovo cesareo e invece qui da noi viene offerta una attenta valutazione clinica per l’ammissibilità a un parto vaginale dopo cesareo o le procedure per far girare il feto in presentazione podalica (agopuntura, rivolgimento per manovre esterne), evitando quando possibile la via chirurgica”.
“Grande attenzione è posta anche alla gestione del dolore in travaglio – prosegue il dott. Contino – da alcuni anni alle metodiche tradizionali come l’assistenza one-to-one e il travaglio in acqua, si è aggiunta l’opzione protossido di azoto, un gas medicinale molto usato nei paesi anglosassoni che consente, in sicurezza per mamma e bambino, una autogestione dell’analgesia in travaglio fino al parto. E nel post partum, il compito di ostetriche, infermiere, puericultrici e dello staff medico ostetrico e neonatologico è caratterizzato da un attento e costante sostegno all’allattamento naturale, tanto che quasi tutte le puerpere tornano a casa allattando al seno, e dall’offerta di supporto psicologico in un momento particolarmente delicato come quello del puerperio”.
Per ampliare l’offerta delle opzioni per un parto senza dolore, al Maria Vittoria è stato anche potenziato l’organico di anestesisti dell’equipe del dott. Emilpaolo Manno, Direttore di Anestesia e Rianimazione 1, e dal mese di settembre sarà attivato il servizio di analgesia da parto con epidurale.
“La formazione dello staff di medici e ostetriche dedicati va nella direzione di una nascita il più possibile naturale, ma all’interno di una struttura in grado di gestire, nel modo più efficace e aggiornato, qualunque tipo di problema possa verificarsi nel corso dell’andamento naturale del travaglio e del parto – conclude il Direttore del Dipartimento Materno Infantile ASL Città di Torino, dott.ssa Maria Rosa Giolito – con la sinergia tra l’Ostetricia di II livello e la Terapia Intensiva Neonatale,diretta dalla Dott.ssa Patrizia Savant Levet, a garantire la gestione ottimale del neonato problematico e la possibilità, per le mamme, di poter rimanere accanto al proprio bambino anche in caso di condizioni molto critiche”.
Il Punto nascita del Maria Vittoria, da molti anni importante riferimento per la gravidanza e per le patologie della sfera femminile, è stato fondato nel 1879 come primo ospedale italiano e cittadino per la madre e per il bambino, dedicato da Amedeo di Savoia, duca di Aosta, alla consorte Maria Vittoria Dal Pozzo della Cisterna, regina di Spagna e grande benefattrice.