Nuova variante Covid, 67 milioni di casi in Cina. Prof. Andreoni: “Mantenere alta l’attenzione”

Politica sanitaria e ricerca clinica, presente e futuro dell’infettivologia nazionale, tra antimicrobico-resistenza disciplinata nel PNCAR, lotta alle epatiti, i nuovi scenari del Covid-19, iniziative contro l’HIV. Oltre 200 specialisti al Meeting SIMIT sui nuovi modelli di Governance clinico-gestionali in Sanità, il 24 e 25 maggio a Mondello

Prof. Massimo Andreoni

Roma, 24 maggio 2023 – Sicilia in prima linea contro l’HIV: dalle istituzioni al territorio, i progressi scientifici vengono recepiti e messi al servizio della cittadinanza. Grazie ai nuovi farmaci antiretrovirali, infatti, l’HIV è diventata un’infezione cronica; se le terapie sono assunte regolarmente, la viremia non è più rilevabile nel sangue, come sintetizzato nell’evidenza scientifica U=U, Undetectable=Untransmittable.

Tuttavia, restano ancora aperte numerose sfide, su cui proprio dalla regione siciliana arrivano importanti risposte. Approvato proprio in questi giorni il nuovo Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale per la presa in carico del paziente con HIV/AIDS in Sicilia, un passo avanti che si affianca all’attività del check-point di Palermo Fast-Track City e delle aziende ospedaliere già da tempo impegnate.

Un meeting per far ripartire la rete infettivologica nazionale

I progetti sull’HIV saranno tra i temi del Meeting Nazionale “Malattie Infettive: nuovi modelli di governance clinico-gestionali in Sanità”, che si tiene mercoledì 24 e giovedì 25 maggio presso lo Splendid Hotel La Torre a Mondello (Palermo). L’iniziativa si propone come punto di partenza per una nuova sinergia della rete infettivologica nazionale.

Tra i temi affrontati vi saranno infatti anche antibiotico-resistenza, epatiti, nuovi scenari del Covid-19, vaccinazioni nel paziente fragile. Presidenti del Congresso sono la dott.ssa Chiara Iaria, Direttore UOC Malattie Infettive e Tropicali-ARNAS Civico Di Cristina Benfratelli, Palermo, e la dott.ssa Antonina Franco, Direttore UOC Malattie Infettive, ospedale Umberto I, Siracusa.

Il Congresso è patrocinato dall’Istituto Superiore di Sanità, dall’Assessorato alla Salute Regione Sicilia, dal Comune di Palermo, dall’Ospedale Civico Di Cristina Benfratelli, dalla Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali. Previsti nei saluti in apertura, tra gli altri, gli interventi anche delle istituzioni locali.

Covid, la nuova variante

Il Meeting Nazionale si propone come punto di partenza per una nuova sinergia della rete infettivologica nazionale, ma non manca interesse per i temi di attualità. Di seguito le dichiarazioni del prof. Massimo Andreoni, Direttore Scientifico SIMIT, sulla nuova variante Xbb del Covid-19 riscontrata in Cina.

“Abbiamo capito che in questa fase sul Covid-19 non dobbiamo fare allarmismo ma dobbiamo fare attenzione. I dati che provengono dalla Cina ci dicono che questa nuova variante Xbb sta iniziando a circolare ed è diventata nettamente prevalente. Oggi siamo quasi al 90%, si stimano 67 milioni di casi in Cina; il virus ha perso virulenza, ma è l’immunità della popolazione che fa la differenza, quindi dobbiamo tenere alto questo concetto per vaccinare le persone fragili”.

“In questo momento c’è rilassatezza nei confronti della vaccinazione, ci stiamo allontanando dai 4-6 mesi dall’immunizzazione in cui dobbiamo fare il richiamo soprattutto nelle persone più fragili, questo va detto con grande fermezza – prosegue Andreoni – Poi bisogna mantenere alta attenzione su quale virus circola: anche il Ministero lo ha ripetuto, il controllo delle varianti deve essere mantenuto per vedere se le varianti acquisiscono nuovamente virulenza, se rispondono alle vaccinazioni, come rispondono ai farmaci sia anticorpi monoclonali sia antivirali che abbiamo oggi nel nostro armamentario terapeutico. Dobbiamo seguire queste cose per non farci cogliere impreparati ed essere pronti a rispondere a eventuali ripresa dell’epidemia”.

“Certamente si possono abbassare le misure di contenimento, ma la pandemia ci ha insegnato che queste misure devono essere tenute a prescindere dal Covid, per proteggersi da diverse malattie infettive. Avere attenzione, usare la mascherina quando siamo con i soggetti più fragili o quando noi stessi abbiamo qualche infezione respiratoria che noi stessi possiamo trasmettere agli altri, lavarsi le mani sono tutte precauzioni che andrebbero mantenute e dovrebbero far parte del nostro bagaglio culturale. Speriamo in futuro di dimenticarci del Covid ma non di queste precauzioni che dovrebbero essere mantenute”.

Il nuovo PDTA per l’HIV: nuovi servizi per i pazienti

Il nuovo Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale per la presa in carico del paziente con HIV/AIDS in Regione Sicilia è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale proprio lo scorso 19 maggio.

“Questo PDTA costituisce una risposta ai bisogni del paziente – evidenzia la dott.ssa Chiara Iaria – Oltre a un’analisi dei dati locali, si formalizzano e uniformano i servizi che devono essere erogati dalle aziende ospedaliere, particolarmente importanti in tema di HIV/AIDS perché si prevedono percorsi differenti per sottopopolazioni di pazienti con caratteristiche specifiche, definendo counselling, diagnosi, presa in carico del paziente, terapia e follow up, sempre in base alle linee guida internazionali”.

Il PDTA è frutto del lavoro del Progetto APRI 2.0 – AIDS Plan Regional Implementation, realizzato dalla SDA Università Bocconi in collaborazione con la sezione SIMIT Regione Sicilia, dapprima con il Presidente Antonio Davì, quindi con il prof. Giuseppe Nunnari, Presidente in carica, che terrà una sessione sul tema in sede congressuale.

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