Roma, 25 ottobre 2017 – Inaugurata una nuova casa per l’accoglienza dei piccoli pazienti e loro familiari in cura presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Si chiama ‘A Casa di Edo’ ed è stata realizzata in collaborazione con l’Associazione Edoardo Marcangeli Onlus. La struttura garantirà l’accoglienza di famiglie con criticità sociale ed economica e si trova nelle immediate vicinanze della sede del Gianicolo (Via della Stazione San Pietro, 6 – Roma).
La struttura, che accoglierà famiglie e pazienti in cura presso il reparto di Oncoematologia dell’Ospedale, è composta da 3 stanze, ciascuna dotata di un bagno di pertinenza all’interno. Completano gli spazi a disposizione una sala ricreativa, una cucina, un lavatoio e due balconi.
L’Associazione Edoardo Marcangeli Onlus si occupa di cura, assistenza sociale e psicologica ai bambini malati ed alle loro famiglie durante e dopo il ricovero nella struttura ospedaliera. Ricerca nuove modalità di intervento nelle attività scolastiche e ricreative dei bambini ricoverati con la presenza di personale specializzato. Promuove inoltre l’acquisto di apparecchiature ed il miglioramento delle strutture destinate ad accogliere i bambini. Dal 2015 collabora con il Bambino Gesù grazie a una rete composta da 10 volontari.
“Questa casa – spiega Lucia Celesti, responsabile di Urp e Servizi Sociali del Bambino Gesù – si aggiunge alle altre strutture alloggiative che provvedono ad accogliere famiglie bisognose a titolo gratuito in un momento particolarmente importante. Infatti sono sempre maggiori le esigenze di pazienti e familiari provenienti da Paesi lontani, accolti a titolo umanitario per patologie gravi e gravissime e che non troverebbero soluzione nel Paese di origine”.
L’assistenza alloggiativa delle famiglie provenienti da fuori città e coinvolte in lunghe degenze è una delle principali attività di accoglienza dell’Ospedale. Sono 122 le associazioni di genitori e volontariato accreditate al Bambino Gesù e che collaborano alla pianificazione dell’attività sanitaria. Nel 2016 oltre duemila famiglie sono state seguite dai servizi sociali, quasi 30 mila bambini sono stati accolti nelle ludoteche e sono state assicurate oltre 90 mila notti.