Roma, 11 novembre 2024 – Dimostrare la fattibilità di sistemi nucleari sicuri, affidabili e sostenibili, sviluppando – entro il 2026 – il primo simulatore elettrico di un reattore raffreddato al piombo liquido. È l’obiettivo al quale stanno lavorando ENEA e newcleo presso il Centro di Ricerche ENEA di Brasimone (Bologna), polo di eccellenza internazionale per lo sviluppo di tecnologie a metallo liquido.
Il simulatore si chiama PRECURSOR, è in grado di riprodurre il funzionamento di un prototipo non nucleare in tutti i suoi aspetti, tecnologici, termofluidodinamici, di regolazione e controllo. Questo prototipo aprirà la strada al primo reattore veloce raffreddato al piombo di newcleo (Lead-cooled Fast Reactor – LFR), che sarà operativo in Francia nel 2031. Di recente, la tecnologia LFR di newcleo è stata selezionata tra i progetti di interesse strategico dall’Alleanza Industriale Europea sui Piccoli Reattori Modulari (European Industrial Alliance on Small Modular Reactors).
Scale-up ad alto valore innovativo fondata nel 2021 e specializzata nello sviluppo di sistemi nucleari di quarta generazione, newcleo ha investito oltre 50 milioni di euro nel Centro di Ricerche ENEA di Brasimone con l’obiettivo di contribuire a dare nuova vita al polo e realizzarvi molti degli elementi della sua strategia di sviluppo. Sfruttando le competenze, le professionalità e il background raggiunti, ENEA e newcleo puntano a potenziare la collaborazione, con l’obiettivo di rafforzare una strategia condivisa sulla tecnologia LFR.
“L’LFR è una delle tecnologie nucleari più promettenti che consente di chiudere il ciclo del combustibile, mantenere la leadership tecnologica italiana sui sistemi nucleari innovativi in Europa, ridurre il time-to-market della nuova era di reattori nucleari e contribuire alla decarbonizzazione del mix energetico, sostenendo la transizione energetica”, ha sottolineato Luciano Cinotti, Chief Scientific Officer e co-fondatore di newcleo.
“Fino dal 2000 l’ENEA conduce nel Centro di Brasimone attività per lo sviluppo della tecnologia dei reattori veloci raffreddati a piombo liquido – ha dichiarato Mariano Tarantino, responsabile della Divisione ENEA Sistemi nucleari per l’energia – Da allora abbiamo iniziato a lavorare sulle tecnologie dei metalli liquidi pesanti, sviluppando infrastrutture e impianti innovativi. Tra questi vi è CIRCE, un’infrastruttura che rappresenta un punto di riferimento in Europa per le tecnologie dei metalli liquidi pesanti applicate ai reattori di quarta generazione raffreddati a piombo liquido. Oggi, anche grazie a questo lavoro, ENEA è un riferimento a livello mondiale per lo sviluppo degli LFR e supporterà la realizzazione di PRECURSOR”, ha concluso.
ENEA ha messo a disposizione infrastrutture, competenze, esperienze e professionalità presenti nel Centro Ricerche del Brasimone per le attività di validazione e qualifica sperimentale di sistemi e componenti, analisi della sicurezza, formazione e sperimentazione. Inoltre, supporterà newcleo nella progettazione, costruzione e gestione di nuovi impianti, tra cui PRECURSOR ma anche nella progettazione del nocciolo (il nucleo centrale) e nell’analisi di sicurezza, sviluppo e validazione dei codici di calcolo, grazie anche alle competenze del suo Centro Ricerche di Bologna.
Cosa sono i Lead-cooled Fast Reactor (LFR)
Lead-cooled Fast Reactor (LFR), o reattori veloci refrigerati al piombo liquido, sono reattori semplici, compatti, progettati per essere realizzati con tempi e costi ridotti. Punti di forza sono i sistemi cosiddetti passivi, per garantire la sicurezza del reattore in tutti gli scenari.
I reattori veloci permettono inoltre di riciclare il combustibile esausto degli attuali reattori consentendo, ad esempio, di estrarre il plutonio che unito all’uranio impoverito, un sottoprodotto del processo di arricchimento, potrà essere riutilizzato come nuovo combustibile, riducendo i volumi dei rifiuti nucleari altrimenti destinati al deposito geologico (chiusura del ciclo del combustibile).