Roma, 21 marzo 2018 – Infertilità maschile, le novità e le urgenze in andrologia, le patologie prostatiche: queste le tematiche di cui si parlerà sabato 24 marzo al convegno organizzato dalla SIA – Società Italiana di Andrologia, presso l’ospedale San Camillo di Roma.
Fra i relatori Pier Luigi Bartoletti, vicepresidente Omceo Roma; Giuseppe La Pera, responsabile scientifico del congresso SIA e andrologo del San Camillo; Zelinda Marianantoni, vicepresidente Aidas; Marco Gaffi, urologo del San Camillo; Marco Bitelli, rappresentante regionale SIA.
Un’occasione per aggiornarsi sia sull’infertilità maschile e la possibilità di un suo trattamento che sulle ultime novità nel campo dell’andrologia e dell’urologia. La mattina si aprirà con i saluti delle autorità, poi si alterneranno gli esperti sul tema dell’infertilità maschile: in questo panel ci sarà spazio anche per le testimonianze di alcune donne che hanno vissuto vicino a uomini colpiti dal carcinoma alla prostata.
Nella seconda parte della mattinata si tratteranno le novità in andrologia. I nuovi farmaci per l’eiaculazione precoce tra cui il botulino e lo spray, quelli per la disfunzione erettile, per la malattia di La Peyronie o induratio penis plastica.
Oltre queste novità verrà presentato un aggiornamento in merito alla prevenzione dell’HIV. Ci sarà una interessante lettura della dott.ssa Gabriella De Carli dell’ospedale Spallanzani su un nuovo protocollo di prevenzione primaria pre-esposizione all’HIV, che prevede una profilassi pre-esposizione e consiste in una terapia per le persone sane da assumere prima dei rapporti a rischio con una copertura dell’85%.
Le patologie prostatiche saranno oggetto dell’ultimo confronto che si terrà in mattinata. La Società Italiana di Andrologia ha svolto una nuova ricerca che verrà presentata nel corso del convegno. In questa occasione verranno riportati i risultati di uno studio fatto sulla popolazione residente di Ostia e Ladispoli, dove sono stati visitati tutti i ragazzi tra 15 e i 19 anni.
L’analisi dei dati ha mostrato una preoccupante diffusione della anomalie e patologie genitali fra i giovani. Il 56% dei ragazzi visitati di questi territori ha una patologia più o meno grave all’apparato genitale che può pregiudicare la fertilità futura o la vita sessuale. Patologie che nella gran parte dei casi non sono state intercettate dal Sistema sanitario nazionale.
Per questa ragione il messaggio per i genitori, ma anche per i medici di famiglia, è quello di prevenire attraverso una visita andrologica durante il periodo adolescenziale. Oltre alla necessità di istituire presidi uroandrologici con autonomia di budget negli ospedali.
Nel pomeriggio verranno affrontate le urgenze chirurgiche in andrologia che sono patologie tempo dipendenti, per cui i medici di famiglia ma anche quelli che lavorano nei Pronto soccorso, devono sapere che vanno trattati entro poche ore, per scongiurare il rischio della perdita della funzione dell’organo e, nei casi più gravi come la sindrome di Fournier, con complicanze gravi per la vita del paziente.