Orbassano, 4 novembre 2020 – Si rende noto che l’Azienda Ospedaliero-Universitaria San Luigi Gonzaga, in base alle direttive DIRMEI che prevedono di dedicare il 50% dei letti ai pazienti affetti da Coronavirus, si è immediatamente attivata ed ha allestito un numero di posti letto addirittura superiore alla soglia richiesta dalle predette direttive, mantenendo l’attività di Pronto Soccorso.
Cosa ha fatto nel dettaglio il San Luigi per affrontare la seconda ondata dell’epidemia? Durante il periodo estivo sono state allestite alcune aree dedicate all’assistenza dei pazienti Covid e sono stati effettuati lavori strutturali all’interno della terapia intensiva con la creazione di box individuali a pressione negativa e, grazie a tali lavori, l’Azienda dispone di 14 letti dedicati alla terapia intensiva per pazienti Covid e 4 dedicati ai pazienti Covid free.
Inoltre, per i pazienti COVID positivi che necessitano di cure semintensive, sono a disposizione 40 posti letti allestiti presso la Medicina d’Urgenza e la pneumologia.
Grazie alla riconversione di quattro reparti nel padiglione chirurgico, della geriatria e della neurologia sono attualmente disponibili 135 posti letto dedicati a pazienti a bassa intensità di cura. Questi nuovi reparti sono gestiti da equipe miste e coordinate da referenti internisti o pneumologi con consolidata esperienza nel trattamento di pazienti con affezioni polmonari.
Nonostante questo profuso impegno dedicato all’assistenza dei pazienti Covid; il San Luigi continuerà ad assistere anche tutti gli altri pazienti, senza rinunciare alle sue peculiarità di Azienda Ospedaliero-Universitaria nella quale insistono reparti specialistici e superspecialistici che erogano terapie essenziali ai propri assistiti.
In particolare, nonostante le enormi difficoltà del momento, sono mantenute le attività che rappresentano eccellenze per la Regione Piemonte: le attività di ematologia (incluse quelle del centro trapianti autologhi ed eterologhi), di medicina interna con specializzazione metabolica, di oncologica medica multispecialitica, dove afferisce ancora oggi ragguardevole flussi di pazienti, e di chirurgica oncologica.
Non va inoltre dimenticato l’impegno nel mantenimento dell’area mista neuro-cardiologica per le patologie tempo-dipendenti, della riabilitazione di III livello neuro-cardio respiratoria e post-rianimatoria, del reparto psichiatrico nonché dei centri di riferimento regionali per la fibrosi cistica, per la sclerosi multipla e per il trattamento delle talassemie.
Tutto il personale medico, infermieristico, tecnico sanitario, oss e di supporto (amministrativo, professionale e tecnico) si sta impegnando strenuamente per garantire il mantenimento di queste attività che l’Azienda ritiene essenziali a fronte del gravoso carico assistenziale richiesto dal trattamento ai pazienti Covid nella misura sopra indicata e in ultima analisi per garantire le cure a tutti i pazienti che possono afferire in sicurezza all’interno della nostra Azienda.