In Niger, Medici Senza Frontiere sta affrontando il picco annuale di malnutrizione e di malaria, la cui combinazione può essere letale per i bambini che non ricevono cure tempestive. Oltre 1.430 operatori sono impegnati nelle strutture sanitarie e nei villaggi per prevenire, identificare e trattare le malattie che colpiscono i bambini al di sotto dei 5 anni. Troppe morti di neonati e bambini in Niger sono ancora legate a malattie facilmente diagnosticabili e trattabili. MSF lavora insieme al Ministero della Salute per attuare un approccio onnicomprensivo e integrato, che permetta ai bambini che soffrono delle più comuni malattie infantili di accedere alle cure mediche
Roma, 10 ottobre 2017 – Per far fronte al picco annuale di malnutrizione e malaria in Niger, Medici Senza Frontiere (MSF) ha potenziato le proprie équipe nelle regioni di Zinder, Tahoua e Maradi. Più di 1.430 operatori sono impegnati nelle strutture sanitarie e nei villaggi per prevenire, identificare e trattare le malattie che colpiscono i bambini al di sotto dei 5 anni di età.
In Niger, la stagione secca prima del raccolto equivale al periodo in cui i casi di malnutrizione raggiungono il livello più alto, e coincide anche con l’arrivo delle piogge e con l’aumento delle zanzare che trasmettono la malaria. Questa combinazione può essere letale per i bambini se non ricevono per tempo le cure.
L’attenzione è posta sulla prevenzione e sulle strategie per trattare i bambini il più velocemente e il più vicino possibile alle loro comunità.
Trattare i bambini gravemente malati
In Niger, più di 800.000 bambini sono a rischio malnutrizione moderata e grave, secondo le Nazioni Unite (OCHA). Le regioni di Maradi, Zinder e Tahoua sono le più gravemente colpite. Tra giugno e metà settembre, più di 6.400 bambini con malnutrizione moderata e severa, aggravata da complicazioni mediche come l’anemia, sono stati trattati nei centri di nutrimento terapeutico intensivo supportati da MSF.
“A casa non c’è più miglio e non abbiamo riserve di cibo. Mia figlia più piccola, Binta, ha iniziato a perdere peso e i suoi arti hanno cominciato a gonfiarsi… l’ho portata all’unità pediatrica affinché possa ricevere le cure mediche di cui ha bisogno. Ora sta già meglio”, racconta Hassira, mamma di tre figli.
Troppe morti di neonati e bambini in Niger sono ancora legate a malattie facilmente diagnosticabili e trattabili. Per invertire questa tendenza, MSF lavora insieme al Ministero della Salute per attuare un approccio onnicomprensivo e integrato, nelle comunità e negli ospedali, che permetta ai bambini che soffrono delle più comuni malattie infantili di accedere alle cure mediche.
Fin dal 2005, MSF collabora con il Ministero della Salute nelle unità pediatriche degli ospedali di Madaoua, Madarounfa e Magaria. L’anno scorso, è stata riaperta anche l’unità pediatrica di Dungass. In totale, ci sono più di 1.200 letti disponibili per soddisfare i bisogni medici dei bambini al di sotto dei 5 anni di età. La maggior parte dei bambini ammessi nelle unità pediatriche di MSF soffre di malnutrizione, combinata con altre patologie come la malaria. I bambini sono visitati per malattie come l’HIV e la tubercolosi (TB), per le quali sono più vulnerabili, e se necessario vengono vaccinati. Anche a chi li accompagna viene effettuato il test per l’HIV e la TB.
Nelle regioni di Maradi e Zinder, MSF supporta le autorità sanitarie fornendo una serie di servizi che combinano i trattamenti ambulatoriali per la malnutrizione grave, l’individuazione della malaria e il trattamento di altre malattie infantili, in 19 centri sanitari.
I bambini più gravemente malati sono trattati immediatamente e sono portati nei punti di stabilizzazione, prima di essere trasferiti in ospedale se necessario. In 6 centri sanitari nel distretto di Madaoua, MSF è pronta inoltre a supportare le autorità sanitarie in caso di afflusso di pazienti durante il picco.
Prevenire è meglio che curare
In 44 villaggi a Maradi, gli operatori sanitari locali, formati e supportati da MSF, visitano e trattano i pazienti per i casi di malaria senza complicazioni. Tra giugno e metà settembre, 13.000 bambini sono stati trattati a casa gratuitamente, e 750 sono stati trasferiti in una struttura sanitaria. Le cure mediche sono rese più accessibili perché fornite direttamente all’interno della comunità.
La promozione della salute è anche molto importante. In stretta collaborazione con il personale sanitario e i promotori della salute locali, le équipe vanno di villaggio in villaggio per discutere argomenti come l’allattamento al seno, l’importanza dei vaccini e l’uso di zanzariere trattate con insetticida, così come i rischi delle medicine tradizionali per curare le malattie.
Dall’inizio del picco a giugno, più di 108.000 bambini sono stati trattati da MSF nei vari programmi ospedalieri e comunitari nelle regioni di Zinder, Tahoua, e Maradi.