Un appuntamento digitale per parlare di New Space Economy: l’INGV partecipa alla nuova edizione del Forum Europeo con uno stand virtuale per illustrare i suoi principali settori di attività basati sull’analisi dei dati spaziali
Roma, 10 dicembre 2020 – Con una seconda edizione interamente digitale, torna l’11 e 12 dicembre l’appuntamento internazionale con l’Expo-Forum Europeo sulla New Space Economy, organizzato dalla Fondazione Amaldi e da Fiera Roma in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).
L’evento, cui prenderà parte anche l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), è interamente dedicato alle potenzialità dell’economia spaziale e ha come obiettivo quello di coinvolgere tutti coloro che sono interessati a questo nuovo ecosistema, creando un ambiente in cui gli attori della New Space Economy e della Old Economy possano incontrarsi per stimolare nuove collaborazioni ed evidenziare le già esistenti possibilità.
Quest’anno la partecipazione dell’INGV alla NSE sarà coordinata dal nuovo Centro di Osservazioni Spaziali della Terra dell’Istituto (COS-INGV), nato con l’obiettivo di raccordare e pianificare le attività dell’Ente nel settore dello Spazio e dell’Aerospazio, nonché di favorire la partecipazione dei ricercatori alla generazione di servizi e prodotti per la società e per gli Enti esterni.
L’INGV sarà presente all’Expo con uno stand virtuale per presentare le attività che l’Istituto svolge in questo ambito. Presso questo “Virtual Booth” il pubblico potrà interagire con il personale dell’Istituto che, attraverso del materiale informativo e una serie di seminari, illustrerà le principali attività di ricerca e servizio basate sulle analisi dei dati spaziali in cui l’INGV è coinvolto.
Tali attività sono svolte grazie all’utilizzo dei dati di osservazione dallo spazio integrati con le misure effettuate da sistemi a terra, permettendo di fare ricerca di avanguardia su temi legati a terremoti, vulcani e ambiente.
Anche quest’anno l’INGV presenterà al Forum le attività svolte in cinque settori strategici:
- Galileo, che tramite dei dati di navigazione e posizionamento satellitare consente all’Istituto di fornire dati e servizi per scopi di geodesia, studio e monitoraggio del territorio, posizionamento di precisione e per la mitigazione degli effetti della meteorologia spaziale, in particolare per l’aviazione civile;
- COPERNICUS, programma di Osservazione della Terra finanziato dalla Commissione Europea per generare prodotti usati per monitorare e conoscere meglio i fenomeni naturali del nostro Pianeta;
- missioni satellitari, tra cui la missione spaziale iperspettrale ASI-PRISMA, per le quali l’INGV lavora allo sviluppo di sensori di prossima generazione per l’Osservazione della Terra;
- supporto ai servizi e dati spaziali mediante lo sviluppo e il mantenimento di reti di monitoraggio su scala regionale, in Italia e nel Mediterraneo, e su scala globale in grado di fornire in tempo reale parametri e osservazioni geofisiche necessari per la validazione dei dati spaziali;
- sviluppo di start-up e tecnologie innovative, come lo spin-off SpacEarth Technology, che, nel tempo, ha portato a vari brevetti nell’ambito delle applicazioni spaziali, mostrando le potenziali applicazioni nell’aviazione, nell’agricoltura di precisione, nella navigazione marittima e nelle telecomunicazioni.