Roma, 19 dicembre 2016 – La Scuola di Formazione in Medicina di Famiglia della Regione Lazio e la FIMMG Lazio e, con il supporto incondizionato di Mylan, hanno realizzato un importante progetto di copertura vaccinale gratuita per le persone senza fissa dimora, da eseguire presso le sedi della Comunità Sant’Egidio di Roma.
Sono 20 tra medici di famiglia, studenti del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia e Medici del triennio di Formazione in Medicina Generale, aderenti al progetto a titolo gratuito, che stanno eseguendo le vaccinazioni e oltre 3.000 le dosi di vaccino antinfluenzali rese disponibili da Mylan e depositate presso le sedi individuate della Comunità.
L’impegno della comunità Sant’Egidio nella capitale a favore delle persone più indigenti è iniziato alla fine degli anni 70, in un momento storico che ha visto un rapido aumento nel numero delle persone in difficoltà. Vivere per strada non è quasi mai una scelta: quello dei senza tetto è un mondo spesso sommerso, a volte dimenticato ma anche complesso, fatto di storie e percorsi differenti. Tutte queste persone lanciano ogni giorno un silenzioso grido di aiuto, spesso inascoltato.
Questa iniziativa vuole donare loro speranza e pari opportunità, così da non farli sentire più invisibili e dimenticati. Aiutare le fasce più vulnerabili della popolazione e fornire l’aiuto necessario a chi, purtroppo, non può permettersi cure di prima necessità è un dovere per tutti noi. Garantire le più essenziali cure mediche rappresenta un primo, significativo passo.
Tutte le vaccinazioni sono eseguite previa acquisizione del consenso informato scritto che sarà conservato presso la sede della Scuola di Formazione e ogni postazione è dotata di frigorifero, adrenalina e cortisonici per affrontare eventuali reazioni allergiche.
“Con questa iniziativa – spiegano dalla Scuola di formazione della FIMMG Lazio – i medici di famiglia scendono in campo per sottolineare l’importanza sociale e in tema di tutela della salute della vaccinazione antinfluenzale, soprattutto per le fasce più deboli della popolazione”.
fonte: ufficio stampa