Torino, 17 maggio 2018 – Un intervento che già oggi può portare ad un significativo progresso nella umanizzazione delle cure e ad un miglioramento della qualità della vita dei pazienti più fragili. Ed insieme un modello riabilitativo e una buona pratica per il futuro della Sanità piemontese.
Sono questi i due obiettivi che si è posto il progetto della nuova palestra di riabilitazione e fisioterapia realizzata e da poco in funzione all’interno di un reparto ad alta intensità chirurgica dell’ospedale CTO della Città della Salute di Torino.
Nata dalla sinergia tra il Progetto Pinocchio, presieduto da Andrea Jacopo Fava, che ha dato l’intero sostegno economico, e la Fondazione per la Ricerca sui Tumori dell’Apparato Muscoloscheletrico e Rari Onlus, la palestra è stata inaugurata all’XI piano dell’ospedale torinese, presso la Chirurgia Oncologica Ortopedica, diretta dal dottor Raimondo Piana.
Si tratta di un progetto integrato, dove la riabilitazione è completamente inserita nel progetto di cura e inizia nelle prime fasi post intervento con spazi dedicati, direttamente nel reparto di degenza.
La novità sta nell’attenzione ai particolari nell’ambito della fragilità del paziente oncologico ortopedico e nella integrazione delle risorse mediche e sanitarie. La logistica assume un ruolo determinante e la cura dei particolari, quali strumentazioni e decorazioni, sono pensati per un ambiente confortevole ed accogliente.
Primo progetto pilota all’interno della Città della Salute di Torino, vede nel Dipartimento di Ortopedia Traumatologia e Riabilitazione la sede ideale per tale sperimentazione clinica assistenziale.
Il reparto di Chirurgia Oncologia Ortopedica – diretto dal dott. Raimondo Piana – riferimento per il trattamento dei sarcomi muscolo-scheletrici con valenza regionale e con attrattività sovranazionale, è stato identificato non solo per la sinergia con le Fondazioni coinvolte, ma soprattutto per la tipologia dei malati, che necessitano di un modello di assistenza innovativo ed integrato.
Il progetto, fortemente voluto da Gian Paolo Zanetta – Commissario della Città della Salute di Torino – pone le basi per un modello di assistenza evoluto, utile a supportare il progetto del Parco della Salute.
L’assessore alla sanità della Regione Piemonte, Antonio Saitta, esprime soddisfazione per il progetto: “Si tratta di un esempio virtuoso e positivo di collaborazione tra soggetti che operano nell’ambito del volontariato e le strutture pubbliche. L’obiettivo è migliorare l’offerta di salute e la qualità di vita dei pazienti. Dopo l’uscita dal piano di rientro, la Regione sta intensificando gli investimenti nell’edilizia sanitaria per colmare un gap che negli ultimi anni era divenuto evidente, soprattutto nel confronto con le altre regioni: il nuovo Parco della Salute, della Ricerca e dell’innovazione di Torino si inserisce in questo contesto”.
“La sanità moderna mette sempre di più al centro il benessere psicofisico complessivo della persona in cura – ha commentato il prof. Giuseppe Massazza, Direttore del Dipartimento di Ortopedia Traumatologia e Riabilitazione dell’Azienda – Per questo l’umanizzazione delle cure e delle strutture ospedaliere è una nostra priorità. I nuovi spazi riabilitativi, integrati nel percorso di cura all’XI piano dell’ospedale CTO, vanno in questa direzione e possono costituire un modello da cui partire per ulteriori innovazioni. Nel futuro Parco della Salute innovazione, efficacia e sostenibilità saranno i nostri punti di partenza”.
La scelta di intervenire in un reparto di Oncologia ortopedica ricostruttiva è stata dettata dalla complessità dei pazienti, trattati sia dal punto di vista clinico che dal punto di vista assistenziale, consapevoli che il successo di questo progetto metterà le basi per un nuovo approccio riabilitativo. I nuovi spazi riabilitativi, modernamente allestiti per quanto riguarda le attrezzature, pensati per fornire un ambiente particolarmente accogliente, modificano radicalmente la presa in carico del paziente.
“L’entità dei benefici di questa novità – ha spiegato il dott. Piana – potrà essere compiutamente valutata nei prossimi mesi attraverso un monitoraggio specifico. Ma fin da subito, la nostra percezione è che con una sala di riabilitazione attiva direttamente nel reparto i benefici siano importanti, considerando sia il benessere psicologico del paziente, che ora lavora con i nostri fisioterapisti in un contesto maggiormente rispettoso della sua dignità, sia l’efficacia dei trattamenti: già oggi ci sembra di registrare un’accelerazione dei tempi della riabilitazione, che a loro volta portano ad una più rapida dimissione dall’ospedale”.
Le sfide affrontate sono sia logistiche (individuare spazi dedicati alla riabilitazione direttamente nel reparto) che clinico-assistenziali, dove la presa in carico riabilitativa avviene precocemente e coinvolge non solo l’equipe medica (Ortopedico e Fisiatra) ma soprattutto il Fisioterapista, l’Infermiere e il Caregiver e danno avvio ad un percorso riabilitativo già nelle prime ore dopo l’intervento, sette giorni su sette.
“Questo progetto – ha aggiunto Andrea Jacopo Fava – è un ottimo esempio di collaborazione tra le istituzioni pubbliche e le realtà del terzo settore, come le Associazioni e le Fondazioni, unite dal comune impegno per un più maturo approccio sociale ed etico con i pazienti”.
Questa realizzazione è stata suggerita e seguita direttamente per il progetto Pinocchio dal dott. Pier Mario Giugiaro, Medico Anestesista Rianimatore per 20 anni al CTO.