Mutilazioni genitali femminili, al via attività di prevenzione e contrasto

Roma, 22 giugno 2022 – Affrontare il fenomeno delle mutilazioni genitali femminili (MGF) – le cui vittime superano le 80 mila donne solo in Italia – partendo dalla competenza e la consapevolezza della reciproca influenza che culture diverse hanno sui comportamenti individuali e collettivi.

Si terranno infatti a Padova, Roma e Torino, nelle prossime settimane, delle giornate di formazione volte a contribuire alla costruzione di ponti tra le tematiche dell’approccio transculturale e della promozione della salute, nell’ambito delle mutilazioni genitali femminili (MGF).

Le mutilazioni genitali femminili (MGF) sono forme di violenza di genere, violano i diritti umani e hanno effetti negativi sui processi di sviluppo compromettendo le capacità delle donne di autodeterminarsi. La più recente indagine, realizzata dall’Università Bicocca per il Dipartimento Pari Opportunità nel 2019, rivela in Italia la presenza a gennaio 2018 di 87.600 donne escisse, di cui 7.600 minorenni, e di altre 4.600 a rischio di FGM.

In Italia esistono specifiche disposizioni del Ministero della Salute, tuttavia manca un approccio olistico. Il progetto P-ACT contribuisce a colmare le lacune dei servizi e delle reti territoriali relative a competenze ed approcci del personale dei settori coinvolti: come emerso dalla prima fase di rilevazione dei bisogni formativi del Progetto, la conoscenza del tema è spesso limitata e in riferimento per lo più ai casi in cui la pratica sia già avvenuta.

Particolarmente necessario risulta dunque, in ottica preventiva, lavorare perché aumenti la conoscenza del fenomeno, dei fattori e dei possibili indicatori di rischio, coinvolgendo tutte le figure professionali e i Servizi a contatto con famiglie e minori, così come agevolare interventi coordinati e multidisciplinari di tutti i soggetti coinvolti, dall’area sanitaria a quella sociale, dall’area educativa a quella scolastica, dall’area legale a quella della pubblica sicurezza.

Fino ad oggi, dall’avvio del Progetto si è lavorato nelle 4 città per individuare e dialogare con Servizi e professionisti a contatto con famiglie e minori straniere, coinvolgendo tutti i settori e potenziando il lavoro di rete già attivo sui territori. Il dialogo sta dando avvio a azioni mirate di capacity building e formazione interculturale per operatori, sensibilizzazione degli ordini professionali, azioni di advocacy sui decisori e azioni sperimentali di mediazione etnoculturale per l’attivazione di servizi a supporto delle minori straniere vittime o potenziali vittime di MGF.

A Padova, Roma e Torino, tra il 23 giugno e il primo luglio 2022, si terranno due giornate (09:00-18:00) di formazione per ogni città, rivolte ad una pluralità di professionisti, studiosi e attivisti del settore sanitario, sociale, educativo, legale e dell’accoglienza. Le due giornate di formazione hanno intento di contribuire alla costruzione di ponti tra le tematiche dell’approccio transculturale e della promozione della salute e le realtà dei soggetti coinvolti, valorizzando il confronto tra le diverse prospettive in campo.

Di seguito le date:

  • Roma 23 e 24 giugno
  • Padova 27 e 28 giugno
  • Torino 30 giugno e 1° luglio

A Milano la formazione verrà realizzata ad ottobre.

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