Convegno 16 maggio 2015 – Aula magna dell’Università degli Studi di Milano, via Festa del Perdono 7
Nel Convegno si tratteranno tematiche inerenti la dimensione terapeutica della musica, con una visione relazionale e sociale rivolta agli ambiti psichiatrico e geriatrico. Verranno illustrate le prospettive di intervento riabilitativo in rapporto alla funzione terapeutica della musica e alle riflessioni neurofisiologiche e psicopedagogiche che ne derivano
1 aprile 2015 – “Musicoterapia e Relazione: interventi riabilitativi in ambito psichiatrico/geriatrico” è un progetto nato dalla collaborazione tra l’Università degli Studi di Milano, l’Ospedale San Carlo Borromeo di Milano, l’Helvetic Music Institute di Bellinzona e l’Associazione CrescerCantando.
L’idea di questo Convegno è nata dall’incontro tra Carlo Alberto Boni, chitarrista, docente e musicoterapeuta, Marcello CesaBianchi, fondatore e direttore per molti anni della scuola di Psicologia della Facoltà Medica dell’Università degli Studi di Milano, e Paolo Cattaneo, direttore didattico dell’Helvetic Music Institute e docente a contratto presso l’Università degli Studi di Milano.
L’obiettivo prioritario di questo Convegno è aprire, nell’immediato futuro, uno spazio istituzionale per la musicoterapia all’interno del quale l’attività del musicoterapeuta, incentrata sulla dimensione relazionale, si svolga sempre in stretta e continua collaborazione con la componente medica/psicologica, al fine di perseguire obiettivi riabilitativi riscontrabili attraverso specifici criteri di valutazione.
L’approccio musicoterapico deve far leva su tutte le componenti del linguaggio musicale (ritmo/melodia/armonia) sollecitando, in tal modo, il coinvolgimento sul piano psicomotorio, affettivo-emozionale e cognitivo, come chiaramente espresso nella metodologia fenomenologico-relazionale, ideata e praticata da trent’anni dal prof. Paolo Cattaneo. L’esperienza musicoterapica determina importanti miglioramenti nella qualità della vita, con risultati attestati in numerose pubblicazioni di settore. Essa fa leva sulle potenzialità residuali ancora presenti nella persona, anche e soprattutto in presenza di una patologia psichiatrica o neurodegenerativa.
Durante l’esperienza musicoterapica, il sistema nervoso si attiva e determina effetti a livello cognitivo, rilascio di endorfine (riducono la percezione del dolore), di serotonina (determina il miglioramento dell’umore), di dopamina (migliora l’attività motoria), produzione di immunoglobulina A (potenzia le difese immunitarie) e vitalizzazione del sistema neurovegetativo.
Relatori autorevoli a livello internazionale hanno accolto questo progetto, tra cui: Giuliano Avanzini, primario emerito del Istituto Neurologico Besta ed editor delle pubblicazioni Neurosciences and Music, Luisa Lopez, neurofisiopatologa e consulente scientifica del progetto Neurosciences and Music della Fondazione Mariani, e Giacomo Gaggero, psicologo, psicoterapeuta e musicoterapeuta. Il convegno sarà moderato dal prof. Paolo Cattaneo.
Di seguito il programma del Convegno-Concerto:
fonte: ufficio stampa