Molecular Tumour Board, la nuova sfida nell’oncologia di precisione

Costituito formalmente all’interno dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano il Molecular Tumour Board per la valutazione multidisciplinare di pazienti oncologici. Concluso uno studio per misurare il beneficio del MTB per i pazienti oncologici in termini di accesso alle terapie target

Monza, 21 dicembre 2021 – I Molecular Tumour Board (MTB) si stanno imponendo sempre più nell’oncologia di precisione. A confermarlo la recente formalizzazione del MTB all’interno dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. Nati come strumento chiave nella gestione della complessità del nuovo modello mutazionale in ambito oncologico, i MTB riuniscono diverse figure interdisciplinari con l’obiettivo di prendere in carico i pazienti oncologici con malattia avanzata o metastatica mediante una caratterizzazione completa del profilo molecolare del tumore, un approccio che consente di individuare opzioni terapeutiche efficienti e personalizzate.

“Con la recente istituzione da parte del Direttore Generale, dott. Stefano Manfredi, del Molecular Tumor Board, l’Istituto Nazionale dei Tumori (INT) si conferma all’avanguardia nell’implementazione di soluzioni organizzative che traducono il concetto di medicina di precisione nella pratica clinica – ha commentato il prof. Filippo de Braud, Professore Ordinario di Oncologia dell’Università degli Studi di Milano e Direttore del Dipartimento di Oncologia Medica e Ematologia della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori di Milano – Già durante il primo lockdown, in piena emergenza Covid, il nostro Istituto aveva avviato informalmente il tavolo di discussione interdisciplinare, che tra aprile 2020 e dicembre 2021 ha valutato 2.100 pazienti”.

Le metodiche di sequenziamento di nuova generazione, come il Comprehensive Genomic Profiling (CGP) permettono di ricavare un grande volume di informazioni per ogni paziente, richiedendo una gestione integrata dei dati e una valutazione clinico-scientifica da parte di team multidisciplinari di professionisti con competenze diverse.

Il MTB dell’Istituto Nazionale dei Tumori, costituito attualmente da 26 professionisti, il cui numero è in continua crescita, discute circa 30 casi a settimana attraverso una piattaforma virtuale; alla valutazione contribuiscono oncologi, patologi, biologi molecolari, farmacisti, genetisti, cui si aggiungono profili nuovi, come i bioinformatici e i case manager, che aiutano nella gestione e interpretazione della grande mole di informazioni raccolte nella banca dati prospettica popolata costantemente con dati molecolari e clinico-patologici completi.

La creazione di questo database ha consentito di realizzare il progetto di ricerca MTB2, svolto dalla Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori in collaborazione con la società di consulenza BIP (Business Integration Partners), che ha analizzato vari aspetti organizzativi ed economici del MTB e che sarà prossimamente oggetto di pubblicazione scientifica. I risultati dell’indagine hanno dimostrato i benefici prodotti dall’introduzione del MTB all’interno dell’Istituto, sia a livello di accessibilità alle terapie sia in termini di costo-efficacia.

Sono stati analizzati i dati relativi a 471 pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC), 86 pazienti con colangiocarcinoma, 79 pazienti con un tumore allo stomaco e 77 con tumore al pancreas. Uno degli obiettivi della ricerca è misurare il vantaggio ottenuto dai pazienti nell’accesso alle terapie personalizzate mediante l’utilizzo delle tecniche di sequenziamento di nuova generazione (Next Generation Sequencing, NGS), che permettono la profilazione genomica completa delle alterazioni molecolari dei tumori.

I test NGS permettono di verificare simultaneamente lo stato di centinaia di geni e quindi di individuare in parallelo numerose alterazioni molecolari con una singola analisi, un approccio che permette di ottenere un volume significativamente maggiore di informazioni, limitando i tempi di analisi rispetto alle tradizionali metodiche sequenziali su singolo gene. Infatti, le linee guida ESMO (Associazione Europea per l’Oncologia Medica), recepite anche da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), identificano il test NGS come metodica di analisi di prima scelta per malati affetti da tumore al polmone, tumore bilio-pancreatico e tumore della prostata avanzato.

“La tecnica NGS consente di massimizzare la ricerca dell’informazione biologica in un unico prelievo svolto su quantità di tessuto molto piccole, con grandi vantaggi in termini di rapidità di analisi, al fine di indirizzare velocemente i pazienti con malattia avanzata o metastatica verso il trattamento più adeguato – ha precisato il prof. Giancarlo Pruneri, Professore Ordinario di Anatomia Patologica dell’Università degli Studi di Milano e Direttore del Dipartimento di Patologia e Medicina di Laboratorio della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori di Milano – La nostra ricerca ha dimostrato come l’utilizzo di pannelli di “grandi” dimensioni in alcuni setting tumorali specifici migliori significativamente la capacità di catturare le alterazioni molecolari utili per includere i pazienti in trial clinici e consentire l’accesso a terapie target”.

Dall’analisi svolta in Istituto sui dati del MTB, risulta infatti che, nel caso del colangiocarcinoma, la percentuale di pazienti eleggibili a terapia target (on label, off label o trial) sale dal 17% con un’analisi basata su pannelli NGS “piccoli” (di norma contenenti circa 50 geni frequentemente alterati nel cancro) al 44% quando la caratterizzazione molecolare viene eseguita con pannelli NGS “grandi” (comprendenti alcune centinaia di geni). Ancora più alto è l’incremento del dato di accessibilità alle terapie personalizzate per i pazienti con tumore del pancreas (dal 2% al 35%) e con tumore dello stomaco (da 0% al 40%), mentre non sono state osservate variazioni significative nel caso del NSCLC.

Questo importante risultato ha determinato la decisione dell’INT, sotto la guida del Direttore Scientifico Prof. Giovanni Apolone, di avviare il nuovo progetto “Precision oncology for everyone”, che ambisce a sequenziare ogni anno 2.500 pazienti con malattia avanzata e metastatica utilizzando pannelli di grandi dimensioni. Il progetto permetterà di massimizzare la capacità di catturare alterazioni molecolari anche per le patologie attualmente non considerate eleggibili dalle linee guida ESMO/AIOM, con lo scopo principale di implementare il reclutamento dei pazienti in studi clinici sperimentali.

La ricerca ha dimostrato anche la sostenibilità economica dell’introduzione del MTB in Istituto in termini di rapporto costo-beneficio: è emerso che il MTB ha un’incidenza marginale sul costo dell’intero percorso del paziente oncologico, che si attesta in media intorno al 4%.

Questi risultati confermano la sostenibilità dell’impiego della metodica NGS rispetto al modello “single gene”. Già precedenti studi svolti in INT hanno dimostrato che NGS genera un risparmio economico incrementale rispetto al volume dei pazienti analizzati e alla complessità dei pannelli molecolari applicati.

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