Roma, 8 ottobre 2021 – In Italia sarà possibile la somministrazione concomitante del vaccino anti-Covid e di quello antinfluenzale. E viene dato il via libera anche alla co-somministrazione con altri vaccini del Piano nazionale di prevenzione vaccinale, a eccezione di quelli vivi attenuati, per i quali si indica una distanza minima precauzionale di 14 giorni dall’anti-Covid.
A chiarirlo è una circolare firmata dal direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, che in merito all’intervallo temporale tra la somministrazione dell’anti-SARS-CoV-2 con altri vaccini, allega una nota congiunta firmata da Rezza con il direttore generale dell’Agenzia del farmaco Aifa, Nicola Magrini, e i presidenti di Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, e Consiglio superiore di sanità (Css), Franco Locatelli.
In considerazione dell’avvicinarsi della campagna di vaccinazione anti-influenzale – spiegano gli esperti – è possibile che alcune categorie di soggetti per le quali la vaccinazione antinfluenzale stagionale è raccomandata e offerta attivamente e gratuitamente siano allo stesso tempo eleggibili per la vaccinazione” anti-Covid. Questo potrà succedere per esempio per le terze dosi, per i “gruppi target della dose addizionale o booster”, o per “persone over 60 non ancora vaccinate”, e così via.
Sebbene nelle schede tecniche dei vaccini anti-Covid autorizzati da Ema non siano presenti ad oggi indicazioni relative alla loro somministrazione concomitante con altri vaccini, tenuto conto delle attuali indicazioni espresse dalle principali autorità di sanità pubblica internazionali e relativi comitati consultivi e dei dati preliminari relativi alla co-somministrazione di vaccini anti-Covid con vaccini antinfluenzali, sarà possibile programmare la somministrazione dei due vaccini, nel rispetto delle norme di buona pratica vaccinale, nella medesima seduta vaccinale.
(fonte: AIOM News)