Microbiota cutaneo e cosmetica, quale correlazione

Prof. Leonardo Celleno, presidente AIDECO: “La scienza del microbiota è solo all’inizio, ma influenza già anche il mondo del cosmetico. Esiste dunque una legittima motivazione per muoversi ancora con cautela. C’è molto da studiare, molto di più da sapere rispetto alle conoscenze attuali”

Milano, 16 febbraio 2023 – La pelle ospita un ecosistema composto da diversi habitat ricchi di invaginazioni, tasche e nicchie con una ampia variabilità di virus, batteri, funghi e acari: questo collettivo viene definito microbiota cutaneo e cioè «l’insieme dei microrganismi che in maniera fisiologica, o talvolta patologica, vivono in simbiosi con il corpo umano», mentre il suo patrimonio genetico è chiamato microbioma.

“La scienza del microbiota è solo all’inizio, ma influenza già anche il mondo del cosmetico. Esiste dunque una legittima motivazione per muoversi ancora con cautela. C’è molto da studiare, molto di più da sapere rispetto alle conoscenze attuali”, afferma il prof. Leonardo Celleno, presidente AIDECO.

Prof. Leonardo Celleno

“Il microbiota cutaneo partecipa attivamente alla doppia funzione protettiva della pelle, come barriera fisica e immunologica. La colonizzazione dei microorganismi si differenzia in base all’età, al sesso e a diversi parametri tra cui la quantità di sebo, i valori di pH, il livello di umidità e altre caratteristiche distrettuali cutanee. Sebbene il pattern microbico mostri una certa resistenza al cambiamento, esistono numerosi fattori esogeni, tra cui i prodotti cosmetici, che possono influenzare o perturbare l’importante equilibrio associato ad uno stato di benessere e salute. L’applicazione di cosmetici deve essere sicura per la salute umana e non deve interferire negativamente con la fisiologia della microflora, ma piuttosto coadiuvare positivamente la composizione e le funzioni del microbiota attraverso componenti specifiche” ha spiegato la dott.ssa Denise Tampone, in occasione del suo intervento al 13° Congresso Nazionale AIDECO tenutosi lo scorso gennaio.

Considerato dunque che una microflora cutanea ben bilanciata è fondamentale per la salute e la bellezza della pelle, proteggere l’equilibrio della popolazione microbica potrebbe essere una strategia vincente per la buona riuscita di un trattamento cosmetico. Proprio in tale contesto la cosmetologia può approcciarsi a un nuovo concetto di funzionalità, ponendo particolare attenzione a quelli che possono essere i possibili effetti dei prodotti sul microbiota.

Ma attenzione: l’importante correlazione tra microbiota e cosmetica per molto tempo non è stata approfonditamente studiata e infatti i lavori scientifici che analizzano questa condizione si basano su protocolli non ancora ben definiti e validati. È dunque necessario attendere l’avanzamento di scienza e tecnologia in questo ambito per poter ottenere i risultati sperati.

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