Microbiota, 80mila euro per bando di ricerca su cibo e salute. Aperte le candidature

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Torino, 19 febbraio 2019 – Un accordo tra l’Accademia di Medicina di Torino e Beni di Batasiolo porterà nuovi fondi alla ricerca e supporterà l’innovazione in ambito medico-specialistico.

La collaborazione tra la prestigiosa istituzione torinese e la grande azienda piemontese, produttrice degli omonimi vini, prende il via nel 2019 e mira a stimolare gruppi di ricercatori sulle nuove tendenze della ricerca medico-scientifica. L’iniziativa si affianca ai premi di ricerca già erogati dall’Accademia, con un atout distintivo: il forte supporto da parte di un’azienda privata senza interessi nel settore, con lo spirito di partecipare al progresso scientifico nel nostro Paese.

Il debutto della collaborazione è il lancio di due erogazioni di 40 mila euro per altrettante ricerche. Il tema del primo bando è il microbiota: il finanziamento andrà quindi alle migliori proposte di ricerca che approfondiscano la relazione cibo-microbiota-salute, attraverso un approccio che tenga conto di vari aspetti medici, biologici e molecolari

Fino al 20 aprile, sono chiamati a candidarsi Ricercatori e Studiosi di diversi settori scientifici che abbiano interesse allo studio del microbiota (gastroenterologi, endocrinologi, neurologi, rumatologi, psichiatri, ginecologi, pneumologi, odontoiatri, pediatri, geriatri, oncologi, osteoporologi, diabetologi, dietologi, nutrizionisti, obesologi, otorintolaringioiatri, urologi, nefrologi, fisiatri, cardiologi, chirurghi, microbiologi, igienisti). Si richiede che il progetto sia strutturato con caratteristiche di interdisciplinarietà, sia innovativocontenga un elevato potenziale di ricaduta sulla pratica clinica corrente.

“Cibo e salute sono strettamente collegati – spiega il prof. Giancarlo Isaia, Presidente dell’Accademia di Medicina di Torino – e sempre di più sono considerati un sistema complesso, su cui la medicina può agire sia in un ambito di prevenzione, sia in senso terapeutico. Per questo motivo, abbiamo accolto la generosa disponibilità di Vini Batasiolo a finanziare progetti scientifici, facendo cadere la nostra scelta sul microbiota, tema fortemente nuovo nella ricerca, che offre molti spazi di innovazione e che interessa diverse professionalità”.

Se si considera che il microbiota è studiato in moltissime altre patologie, è del tutto evidente l’interesse dei ricercatori di tutto il mondo verso questo nuovo organo, con particolare attenzione al suo ruolo nella patogenesi delle malattie croniche e degenerative.
Un’apposita Commissione composta da studiosi di elevato livello scientifico e nominata dall’Accademia di Medicina di Torino sarà chiamata a valutare i progetti presentati sulla base di criteri di originalità, innovatività, valore scientifico, interdisciplinarietà e traslazionalità.

Il percorso di valutazione prevede due step: in una prima fase, i candidati dovranno presentare un sintetico progetto preliminare; verrà poi operata la selezione dei migliori progetti, i cui presentatori saranno invitati a sottoporre i progetti in una versione più estesa, tra i quali verranno scelti i due vincitori. Il bando integrale con i moduli per la candidatura è pubblicato su www.accademiadimedicina.unito.it

Cos’è il Microbiota
Nell’intestino umano, dall’orofaringe al retto, albergano circa 200 mila miliardi di organismi unicellulari, appartenenti a più di 1500 specie diverse che formano complesse comunità e che sono considerati un vero e proprio “organo” del corpo umano, in grado di svolgere un gran numero di funzioni.

In prevalenza si tratta di batteri, che costituiscono il “Microbiota intestinale” e che svolgono un ruolo molto importante nell’assicurare un delicato equilibrio con l’ospite che, quando si alteri, può favorire lo sviluppo di numerose patologie che nell’anziano contribuiscono allo sviluppo del decadimento funzionale e della fragilità.

Esso si acquisisce anzitutto dalla madre e poi dall’ambiente esterno, fin dai primi anni di vita: gli invisibili ospiti, iniziano a ‘contaminare’ il neonato già durante il suo passaggio in vagina, oppure, se nasce con parto cesareo, lo fanno subito dopo, trasferendosi dalla pelle della madre.

Successivamente, nel corso della vita, la sua composizione può variare sotto l’influsso di diversi fattori, i principali dei quali sono il peso corporeo, le terapie antibiotiche, il fumo e soprattutto l’alimentazione: una dieta ricca di verdura, frutta e cereali integrali garantisce un elevato apporto di sostanze che conferiscono la massima biodiversità del microbiota e che influenzano la produzione di moltissime sostanze: quanto più numerose sono le specie presenti, tanto più positiva è la sua influenza sulla salute dell’individuo.

Nella salute dell’uomo, si tratta di un complesso importante perché la qualità/quantità degli alimenti ed il loro contenuto di sostanze nutraceutiche e prebiotiche influenzano la composizione e la funzionalità del microbiota. La composizione e la funzionalità del microbiota influenza numerose risposte fisiologiche, con particolare riferimento al sistema endocrino-metabolico, gastroenterico, immunologico, nervoso ed osseo: infatti, le alterazioni nella composizione del microbiota sono state descritte in numerose malattie croniche e degenerative, tra cui quelle autoimmuni, le Malattie infiammatorie croniche intestinali, l’Obesità, il Diabete mellito di tipo 2, malattie neurodegenerative come la Demenza ed il Parkinson, le malattie Cardiovascolari, l’Osteoporosi e vari tipi di Tumori.

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