Roma, 16 Ottobre 2017 – Domani 17 ottobre si terrà l’Open Day sulla Menopausa Oncologica. Dalle 8:00 alle 11:00 sarà possibile effettuare prelievi del sangue per il controllo dell’assetto ormonale, dalle 11:00 alle 13:00 visite endocrinologiche, ultrasonografia, consulenza ginecologica e colloquio psicologico. L’accesso è aperto a tutte le donne senza prenotazione.
Una giusta informazione sui disturbi della menopausa indotta dalle terapie oncologiche aiuta ad alleviare i disagi: tanto più la paziente si allontana temporalmente dal “pericolo” del cancro, quanto più sente la necessità di rientrare in una sfera di benessere in tutti gli ambiti di vita.
L’insieme dei sintomi che caratterizzano la menopausa precoce indotta da trattamenti oncologici sono gli stessi della menopausa fisiologica ma insorgono più repentinamente, vengono percepiti, specie dalle donne più giovani, come più fastidiosi, di più lunga durata e difficili da accettare.
“La menopausa precoce – spiega Patrizia Pugliese, psicologa IRE – viene spesso associata alla perdita delle capacità naturali del proprio corpo, come la capacità riproduttiva e, quindi, della progettualità di vita. Proprio la complessità di tale esperienza, vissuta con dolore e rabbia da molte donne, può influenzare il funzionamento sessuale. Un intervento di supporto psicologico aiuta ad accettare ed elaborare l’evento di crisi e ripristinare aree della vita che possono essere influenzate da questa insorgenza”.
“Le donne sottoposte all’asportazione di entrambe le ovaie per cancro dell’utero o ovaio – spiega Enrico Vizza, Responsabile della ginecologia oncologica IRE – quanto quelle in cui è necessario mantenere per anni un azzeramento della produzione ormonale perché colpite da cancro della mammella, oltre ad avere importanti sbalzi dei livelli ormonali vivono modifiche umorali e organiche tali che la menopausa diventa una vera e propria sindrome: vampate, sudorazione notturna, dolore sessuale, secchezza vaginale”.
“Vicino a questi sintomi – prosegue l’oncologa Alessandra Fabi – vanno aggiunti quelli connessi agli eventuali effetti collaterali dei farmaci anti-ormonali, come il Tamoxifene o gli inibitori dell’aromatasi, terapie per lo più precauzionali riservate alle donne con tumore al seno. Tra i disturbi di questi trattamenti circa il 30% delle donne soffrono di fibromialgie: dolori e spesso difficoltà di articolazione nei primi movimenti del mattino, e circa il 25 % di aumento del colesterolo. Per entrambi i fenomeni alcuni stili di vita sono molto importanti quale l’alimentazione priva di grassi animali e vegetali e l’attività motoria”.
Domani, durante l’Open Day, sarà distribuito alle pazienti un piccolo depliant informativo con i consigli dei nostri esperti e le risposte alle domande più frequenti, in cui si evidenzia l’importanza del recupero di un equilibrio psico-emotivo attraverso precisi programmi riabilitativi, incluse attività come yoga, pilates e simili che hanno dimostrato di essere un valido strumento nel trattamento della fatigue, dei disturbi dell’umore e nella prevenzione dei deficit cognitivi.
Il blocco della funzione ormonale sessuale, inoltre, espone le pazienti ad un rischio maggiore di osteoporosi. La prevenzione primaria, secondo gli esperti, riguarda regole alimentari che prevedano un adeguato apporto di calcio, vitamina D e proteine, adeguata esposizione alla luce solare, sospensione del fumo di sigaretta; mentre la prevenzione secondaria riguarda la diagnosi precoce e la prescrizione idonea di farmaci in grado di ridurre la progressione del danno osseo.
Non bisogna, infine, trascurare la ‘protezione’ nei confronti delle malattie cardiovascolari: la pressione corporea, ad esempio, che tende ad aumentare in menopausa, può essere tenuta sotto controllo grazie a una dieta con ridotto apporto di sodio, adeguato consumo di frutta, verdura, ortaggi, moderato uso di alcool, ed eventuale terapia farmacologica.
“Nel nostro Istituto – conclude Luciano Mariani, ginecologo IRE- c’è un ambulatorio dedicato alla menopausa indotta dove il corretto e prudente approccio al corteo sintomatologico menopausale vede impegnati un team multidisciplinare, con la figura del ginecologo, dell’oncologo medico e dello psicologo”.