A Milano, un incontro informativo dedicato ai pazienti aiuta a comprendere come questi tumori della pelle non sono tutti uguali. Mercoledì 26 ottobre alle ore 16.30 presso Istituto Europeo di Oncologia con il patrocinio di IMI – Intergruppo Melanoma Italiano
Milano, 25 ottobre 2016 – Un tumore maligno della pelle con un’incidenza in continua crescita, addirittura raddoppiata negli ultimi 10 anni, che nel nostro Paese si stima presenti circa 11.000 nuovi casi l’anno AIOM-AIRTUM 2015, “I numeri del cancro in Italia”.
È il melanoma al centro dell’incontro “Melanomi. Le differenze che contano” che il 26 ottobre a Milano coinvolgerà i pazienti e i loro familiari presso Istituto Europeo di Oncologia (Aula Magna Leonardo La Pietra). L’iniziativa, patrocinata da IMI (Intergruppo Melanoma Italiano), partita da Genova lo scorso Luglio e proseguita a Bologna a Settembre, proseguirà nei principali centri ospedalieri di Napoli, Palermo e Roma.
Negli ultimi anni, grazie ai progressi della ricerca scientifica, sono migliorate le conoscenze sui diversi tipi di melanoma ed è oggi possibile caratterizzare questa malattia a livello molecolare, ovvero a partire dal DNA. Si è scoperto così che i melanomi non sono tutti uguali, ma ne esistono di diversi tipi, ciascuno con caratteristiche diverse che lo identificano permettendo una cura mirata e specifica. Sono state identificate le mutazioni genetiche più frequenti che all’interno della cellula tumorale, ne regolano la crescita cellulare, come ad esempio la mutazione a carico del gene BRAF, che riguarda circa il 50% dei melanomi e che permette un trattamento a bersaglio molecolare diretto verso la mutazione specifica.
In questi casi l’approccio terapeutico è radicalmente diverso, non più chemioterapia, ma farmaci intelligenti che, utilizzando i bersagli molecolari specifici, hanno dimostrato di essere più efficaci e meno tossici nei pazienti che presentano quella specifica mutazione.
“Fino a qualche anno fa il trattamento standard per pazienti con melanoma metastatico era la chemioterapia con tutti i limiti legati alla scarsa efficacia e spesso elevata tossicità. Oggi abbiamo contribuito a realizzare una vera e propria rivoluzione e finalmente disponiamo di un armamentario terapeutico innovativo ed efficace – precisa il prof. Pier Francesco Ferrucci, Direttore dell’Unità di Oncologia del Melanoma presso l’Istituto Europeo di Oncologia – Attraverso un approccio multidisciplinare, che tiene conto delle mutazioni genetiche specifiche e della possibilità di modulare la risposta immunitaria, si riesce a combinare opportunità che hanno migliorato la sopravvivenza e la qualità di vita dei nostri pazienti. Perché i melanomi non sono tutti uguali: la conoscenza e la tecnologia, permettono un approccio personalizzato mirato che si dimostra ancora più efficace quando si avvale della professionalità di diversi specialisti favorendo la diagnosi precoce e la cura della malattia avanzata. Ma tutto questo è impossibile senza la ricerca e una corretta informazione”.
Le necessità informative dei pazienti sono quindi molte e le occasioni di confronto con i medici, insieme all’attività svolta dalle Associazioni pazienti presenti sul territorio nazionale (MELANOMA Italia Onlus e AIMAME), aiutano l’accesso ad informazioni corrette e aggiornate e nel contempo favoriscono la formazione di una comunità forte e strutturata che possa operare per una sempre migliore gestione del paziente con melanoma.
fonte: ufficio stampa