Torino, 23 marzo 2021 – È stato inaugurato oggi, alla presenza dell’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte Luigi Genesio Icardi, del Segretario Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo Alberto Anfossi e del Direttore generale della Città della Salute Giovanni La Valle, il nuovo Tomografo PET/CT di ultima generazione dell’ospedale Molinette di Torino.
Sarà operativo dal 1° aprile 2021, presso la Medicina Nucleare universitaria (diretta dalla prof.ssa Désirée Deandreis), afferente al Dipartimento di Diagnostica per Immagini e Radiologica Interventistica (diretto dal prof. Paolo Fonio). Si tratta di un nuovo Tomografo PET/CT a tecnologia digitale VEREOS di Philips, acquisito grazie al contributo di 2 milioni di euro della Fondazione Compagnia di San Paolo.
Questo tomografo di nuova generazione sostituirà il tomografo acquistato precedentemente grazie al contributo di 2 milioni e mezzo che la Compagnia aveva erogato nel 2002.
L’imaging molecolare con metodica PET/CT (Positron Emission Tomography/Computed Tomography) rappresenta una pietra miliare nell’ambito della medicina personalizzata e di precisione per studiare e comprendere il comportamento biologico di molteplici patologie, non esclusivamente in ambito oncologico, ma anche neurologico, internistico e cardiologico. Il rapido sviluppo della ricerca ha portato infatti all’ampliamento delle applicazioni cliniche della PET/CT, che rendono il panorama della medicina nucleare e delle sue applicazioni vasto e in continua evoluzione, con grande impatto clinico.
I nuovi tomografi PET/CT a tecnologia digitale sono caratterizzati da una migliore sensibilità ed accuratezza diagnostica, da tempi di acquisizione delle immagini nettamente ridotti e da altrettanto ridotta esposizione a radiazioni del paziente e del personale sanitario.
Il tomografo PET/CT in dotazione alla Città della Salute rappresenta lo stato dell’arte della produzione Philips PET/CT e in Piemonte risulta ad oggi il primo installato e operativo dotato di questa particolare tecnologia digitale, che consente di evidenziare lesioni di minori dimensioni, in maniera più definita e con un maggior dettaglio. Questo avrà un grande impatto in molte discipline, in particolare in ambito oncologico, permettendo di identificare precocemente eventuali recidive di malattia o neoplasie in fase iniziale.
Per quanto riguarda invece la netta riduzione dei tempi di acquisizione tale aspetto favorirà i pazienti con sintomatologia algica o con difficoltà a mantenere la posizione supina a lungo, permettendo comunque di eseguire l’esame in tempi molto rapidi, garantendo altresì un notevole aumento delle prestazioni eseguite quotidianamente, con conseguente riduzione delle liste d’attesa.
Il contenimento della dose di radiazioni invece sarà cruciale in particolare per la popolazione pediatrica, garantendo un esame di ottima qualità con minor esposizione. Infine, tale tecnologia permetterà la sincronizzazione delle immagini con il ciclo cardiaco o con il ritmo respiratorio permettendo di eseguire tipologie di esami molto complessi e protocolli di acquisizione avanzati per lo studio specifico di alcuni organi o apparati.
Di pari passo l’obiettivo è anche quello di rafforzare l’attività scientifica e di ricerca già in atto, portando alla creazione di un polo di innovazione tecnologica unico sul territorio che possa favorire la partecipazione della struttura a reti di collaborazione tra Centri di eccellenza nazionali e internazionali e l’acquisizione di fondi per la ricerca.
“Ringraziamo la Fondazione Compagnia di San Paolo e tutti i nostri professionisti, che in tempo record hanno messo a disposizione della Città della Salute questo tomografo PET di ultima generazione, di cui avevamo estremo bisogno, considerato che il precedente era ormai obsoleto – commenta Giovanni La Valle, Direttore generale Città della Salute di Torino – Voglio inoltre ricordare che questa nuova PET ci permetterà di conciliare l’aspetto tecnologico della diagnosi con quello umano della cura messo a disposizione dal nostro personale medico. I numeri dicono che alla Città della Salute di Torino fa riferimento più del 20% dei pazienti oncologici della nostra regione Piemonte. Inoltre questa tecnologia avanzata ci permetterà di ampliare le applicazioni cliniche non solo all’ambito oncologico, ma anche a quelli neurologico, internistico e cardiologico”.