Medicina digitale, una ‘app’ come coach per la prevenzione cardiovascolare. Al via progetto CV-PREVITAL

Lo studio, promosso e finanziato dal Ministero della Salute, prende il via in tutta Italia presso gli IRCCS afferenti alla Rete Cardiologica, tra cui la Fondazione Policlinico Gemelli

Prof.ssa Giovanna Liuzzo

Roma, 16 marzo 2022 – Prevenire le malattie cardiovascolari con un personal trainer d’eccezione. È la scommessa del progetto CV- PREVITAL in partenza in tutta Italia presso i 17 IRCCS afferenti alla Rete Cardiologica, della quale fa parte anche la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS.

L’iniziativa, promossa e finanziata dal Ministero della Salute, prende il via questo mese e avrà una durata di tre anni. Il progetto PREVITAL valuterà l’efficacia e la fattibilità di un modo innovativo di fare prevenzione primaria cardiovascolare, attraverso l’identificazione precoce dei soggetti a rischio e coniugando gli approcci convenzionali di prevenzione primaria cardiovascolare (‘standard care’), con la medicina digitale. Un ruolo strategico sarà giocato dalle nuove tecnologie informatiche, in grado di monitorare e gestire in maniera ottimale le persone coinvolte.

“CV-PREVITAL – spiega la referente della Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS per lo studio PREVITAL, la prof.ssa Giovanna Liuzzo, Direttore dell’U.O. di Cardiologia d’Urgenza, Policlinico Gemelli e Professore associato di Cardiologia dell’Università Cattolica, campus di Roma – è uno studio di prevenzione cardiovascolare primaria condotto sulla popolazione italiana. Capofila è la Rete Cardiovascolare, una rete di Cardiologie afferenti a vari IRCCS (al momento 17) su tutto il territorio nazionale, che darà vita al progetto, insieme a un consorzio nazionale di cooperative di Medici di Medicina Generale (Consorzio sanità, Co.S). Questa iniziativa, sollecitata, approvata e finanziata dal Ministero della Salute, ha lo scopo di ridurre il peso delle malattie cardiovascolari che a oggi sono ancora la principale causa di morbilità e di mortalità in Italia”.

I soggetti arruolati per questo studio randomizzato verranno assegnati al trattamento ‘standard’ o a un trattamento con una ‘app’ di coaching appositamente sviluppata, che sollecita il paziente a migliorare le sue abitudini di stile di vita (camminare, mangiare in maniera sana, ridurre il sale, ecc). I partecipanti non devono aver presentato in precedenza malattie cardiovascolari, né essere portatori di fattori di rischio cardiovascolari noti.

“Per ognuno di loro – spiega la prof.ssa Liuzzo – verrà calcolato il rischio cardiovascolare di base, mediante esami di routine (visita cardiologica, ECG, ecocardiogramma, ecodoppler carotideo, esami del sangue standard) e con altri più approfonditi nel campo dei lipidi (apoproteina (a), trigliceridi e colesterolo ‘non-HDL’); verranno inoltre ricercati alcuni biomarcatori dell’infiammazione. Uno studio particolare, che verrà condotto solo al Gemelli è quello su un metabolita (ossido di trimetilamina, TMAO) prodotto dal microbiota intestinale, che sembra correlato ad un aumentato rischio cardiovascolare. Verranno inoltre studiati i microRNA, che rappresentano il modo del tutto personale di un individuo di comunicare tra una cellula e l’altra. A essere interessata da questo studio sarà dunque una popolazione a rischio cardiovascolare basso, di età compresa tra i 45 e i 75 anni. Gli effetti del cambiamento dello stile di vita verranno valutati entro i tre anni successivi. Le persone arruolate, acconsentiranno inoltre a donare i loro campioni biologici (sangue, urine, feci) che andranno a popolare una speciale biobanca, condivisa e a disposizione dell’intera rete di IRCCS per effettuare studi e approfondimenti in futuro”.

La ‘app’ di coaching: è un vero e proprio personal trainer che fa counselling per modificare lo stile di vita, verificando al contempo l’aderenza ai ‘consigli’ erogati; si occuperà anche di calendarizzare gli appuntamenti di controllo. È una app per smartphone, intuitiva e user friendly, scaricabile da App store Google Play e AppGallery.

È finalizzata al monitoraggio (di pressione arteriosa, altezza, peso, glicemia, colesterolo, qualità del sonno, terapia), all’educazione (invierà messaggi personalizzati attraverso algoritmi definiti dagli specialisti della Rete Cardiologica e attività ‘educational’ per aumentare la consapevolezza dell’utente) e alla gestione da remoto di fattori di rischio cardiovascolare, con caratteristiche di engaging e gaming per incentivarne un uso continuativo.

Le ricadute e i vantaggi attesi. Per i cittadini: quello proposto dallo studio PREVITAL è un approccio innovativo e personalizzato alla prevenzione cardiovascolare primaria, all’educazione verso stili di vita corretti e al controllo dei fattori di rischio cardiovascolari. Per i professionisti della salute: è una strategia di rete coordinata per la collaborazione tra medici di medicina generale, specialisti, ricercatori, altri operatori sanitari e cittadini. Per i decisori: il progetto consentirà l’acquisizione di un’enorme mole di dati, che consentirà la pianificazione strategica e l’allocazione delle risorse nella prevenzione.

Altri partecipanti al progetto sono la Società Italiana per la Salute Digitale e la Telemedicina (SISDT) e la Fondazione Romeo e Enrica Invernizzi. Collaborano alla sua realizzazione il Consorzio di Bioingegneria e Informatica Medica – CBIM, il Consortium GARR, la rete nazionale a banda ultralarga dedicata alla comunità dell’istruzione e della ricerca, YouCo, azienda esperta in progetti digitali di citizen experience e alcune farmacie del territorio lombardo.

Chi fosse interessato a partecipare questo studio, finalizzato a ridurre il rischio cardiovascolare, può inviare la propria candidatura all’email prevital@policlinicogemelli.it. La Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS ha in programma di arruolare in un anno mille persone.

Salva come PDF
Le informazioni presenti nel sito devono servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. Ricordiamo a tutti i pazienti visitatori che in caso di disturbi e/o malattie è sempre necessario rivolgersi al proprio medico di base o allo specialista.

Potrebbe anche interessarti...