L’Italia attualmente è sesta in Europa nella classifica dei Paesi comunitari nella spesa destinata alla prevenzione e la sperimentazione del Cronic Related Group (CReG) di Regione Lombardia risulta essere un positivo progetto pilota europeo
Milano, 23 maggio 2016 – In Regione Lombardia sono 3,5 milioni i pazienti cronici e sono in aumento con un impegno del 75 per cento del budget. A Milano presso Regione Lombardia esperti nazionali ed europei si sono confrontati al convegno intitolato “La sanità lombarda tra medicina di precisione e gestione delle cronicità” organizzato dalla associazione Motore Sanità su vari temi tra cui la prevenzione come colonna portante della sanità.
“È inevitabile – ha detto il dott. Antonio Federici, Dirigente medico della Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute – avere un piano strategico con obiettivi comuni e misurabili, mirato all’equità. La medicina e la prevenzione personalizzata sono il nuovo paradigma. Si possono utilizzare conoscenze e tecnologie genomiche che permettano una stratificazione del rischio di malattia in soggetti apparentemente sani”.
La prevenzione personalizzata non si rivolge solo ad individui ad alto rischio, ma anche a quelli a basso rischio. Si devono evitare la sovra-diagnosi e il sovra-trattamento. Occorre recepire e promuovere l’innovazione. Il dott. Angelo Del Favero, Direttore dell’Istituto Superiore di Sanità e Presidente Federsanità ANCI ha sottolineato l’importanza di fare rete e di essere efficaci sul territorio. Il nuovo modello organizzativo e l’esperienza CREG in Regione Lombardia stanno puntando su una nuova impostazione per adeguare il sistema sanitario regionale alle esigenze dei cittadini e per dare risposte a temi urgenti quali la gestione della cronicità e la sostenibilità economica.
È stato ribadito da parte della senatrice Emilia Grazia De Biasi, Presidente della 12^ Commissione permanente Igiene sanità come il Piano nazionale della prevenzione impegni le Regioni ad attuare interventi concreti. L’Italia attualmente è sesta in Europa nella classifica dei Paesi comunitari nella spesa destinata alla prevenzione. La precedono la Finlandia (5,9), Paesi Bassi e Belgio (3,2), Germania e Svezia (3,1) secondo i dati The European House – Ambrosetti – 2015.
I temi discussi nella giornata sono stati in particolare: la gestione delle malattie croniche, l’importanza delle vaccinazioni, gli screening da attuare, i dati sull’antibiotico-resistenza. L’Italia è in ritardo su morbillo e rosolia stando ai dati OMS. Sono stati presentati in una tavola rotonda i dati CREG in Regione Lombardia ed è stato evidenziato che la sperimentazione del Cronic Related Group (CReG) può produrre risultati positivi di giorno in giorno grazie a come è impostato il nuovo modello di gestione dei pazienti cronici presso gli studi dei medici di famiglia e al proprio domicilio.
Alla fine del 2015 erano coinvolti 5 ASL, 9 Cooperative, 514 medici di medicina generale con un totale arruolati di 88.298; mentre per fine 2016 saranno 194.298 con oltre 1008 medici di medicina di base, 19 cooperative e 10 ASL coinvolte. Ad oggi si è rilevata ad esempio una riduzione degli accessi nei pronto soccorso e dei ricoveri nei pazienti telemonitorati (scompensati cardiaci e diabetici) rispetto ad altri pazienti della classe CReG non sottoposti a telemonitoraggio.
Tra i temi che hanno riscosso maggiore interesse anche i dati sullo screening neonatale per malattie metaboliche ereditarie: un diritto per tutti, con la relazione del dott. Luigi Gaetti, membro della 12^ Commissione permanente Igiene e Sanità del Senato della Repubblica.
fonte: ufficio stampa