Roma, 23 dicembre 2021 – Fismu, Federazione Italiana Sindacale Medici Uniti, esprime sconcerto per gli emendamenti approvati in Commissione Bilancio del Senato, che disattendono molte questioni strategiche per il potenziamento della sanità pubblica, oggi più che mai necessarie, visto il perdurare dell’emergenza sanitaria.
Francesco Esposito, segretario nazionale Fismu, punta intanto il dito contro la mancata inclusione di incentivi per i medici del 118: “L’area dell’emergenza-urgenza territoriale, cioè il 118 – spiega – è in prima linea da due anni contro la pandemia ma è figlia di un Dio minore sul versante dei ristori, degli indennizzi o degli incentivi. Non a caso da mesi assistiamo a una lenta ma costante fuga da questo settore della sanità verso lavori più sicuri e meno penalizzanti. Questa politica rischia di far morire il 118, favorendo la demedicalizzazione o la privatizzazione dei servizi”.
“Grave – continua Esposito – che ancora una volta si rinvii anche di approvare un provvedimento che consenta il passaggio a dipendenza di tutti quei medici del 118 ancora convenzionati che ne facciano richiesta. Un processo già avvenuto negli anni scorsi in diverse regioni italiane, ma che è stato ostacolato irresponsabilmente da altre. Ricordiamo: in alcune realtà, sulle ambulanze o nelle centrali operative, lavorano fianco a fianco medici che hanno un contratto dipendente e altri convenzionato, alcuni con tutele e altri no. Una situazione da sanare con urgenza”.
“I gruppi parlamentari – conclude Esposito – si stanno assumendo la responsabilità di distruggere scientificamente un settore, quello dell’emergenza territoriale del 118, danneggiando così un snodo strategico della sanità pubblica”.