La Società Italiana di Reumatologia (SIR) scende in piazza per insegnare come riconoscere e prevenire i 150 disturbi che colpiscono oltre 5 milioni di cittadini. A Rimini oggi e domani la prima tappa della campagna. Il prof. Mauro Galeazzi: “Vogliamo aumentare il livello di conoscenza tra la popolazione”. Il progetto viene presentato al 54° congresso della Società scientifica che si concluderà sabato
Rimini, 23 novembre 2017 – Subdole e silenziose, danneggiano a poco a poco le cartilagini ed i tessuti circostanti e all’inizio non danno segni evidenti. Solo in un secondo momento si manifestano con forti dolori a cui seguono le prime difficoltà di movimento. Sono le malattie reumatiche e in Italia oltre 800mila persone sono a rischio di invalidità a causa delle forme più gravi di patologie come artrite reumatoide, artriti sieronegative, spondilite o artrite psoriasica. Questo è dovuto anche alle troppe diagnosi che arrivano in ritardo e che quindi rendono le cure per il paziente meno efficaci. Nel caso delle spondiliti anchilosanti dall’inizio dei sintomi alla diagnosi passano in media 7 anni.
Per individuare la fibromialgia in media ci vogliono 5 anni e nei tre quarti dei casi inizialmente viene scambiata per un semplice mal di schiena. Per aumentare il livello di conoscenza e consapevolezza su questi gravi disturbi all’apparato locomotore la Società Italiana di Reumatologia (SIR) lancia la sua prima campagna nazionale itinerante.
Si chiama “#ReumaDays la SIR incontra i cittadini” e toccherà 11 città della Penisola. In ogni tappa sono installati nelle piazze degli info point nei quali viene distribuito materiale informativo e dove i medici della SIR spiegano le principali malattie reumatiche e le più importanti terapie per contrastarle.
Il progetto viene presentato al 54° congresso della Società scientifica che si svolge a Rimini fino a sabato. Proprio nella città romagnola oggi e domani si tiene la prima tappa della campagna presso il Centro commerciale “Le Befane” (Via Caduti di Nassiriya 20).
“Le malattie reumatiche colpiscono oltre 5 milioni di italiani e interessano una persona su tre dopo i 65 anni – afferma il prof. Mauro Galeazzi, Presidente Nazionale della SIR – Nonostante la loro grande diffusione, sono ancora sottovalutate e molti cittadini sono convinti che siano solo dei semplici dolori provocati dall’invecchiamento o dal clima. In realtà, si tratta di patologie che, oltre a minare seriamente la qualità della vita, possono essere potenzialmente mortali. Le connettiviti, per esempio, se non curate possono compromettere la funzione di organi e apparati vitali come cuore e cervello. Con #ReumaDays vogliamo favorire a 360° gradi la corretta informazione e insegnare quali sono i principali campanelli d’allarme da non sottovalutare”.
“Quelle reumatiche sono le patologie che comportano i maggiori costi sociali all’INPS dopo il cancro e le malattie cardiovascolari – sottolinea il prof. Luigi di Matteo, vice presidente SIR – Una delle patologie più gravi è senza dubbio l’artrite reumatoide che, se non curata, determina il 30% di invalidità entro cinque anni. Riesce a impattare in maniera significativa sulla vita sociale e lavorativa di una persona obbligando a cambiare radicalmente le proprie abitudini. È quindi fondamentale riuscire a mettere in guardia tutti i cittadini sui rischi che possono correre”.
Negli info point allestiti nelle varie città italiane i cittadini potranno ascoltare anche i consigli degli specialisti sulla prevenzione primaria delle malattie.
“Gli stili di vita sono fondamentali anche in ambito reumatologico – prosegue Galeazzi – E’ accertato da numerosi studi scientifici che il fumo è coinvolto nell’insorgenza dell’artrite reumatoide, del lupus e di altre malattie autoimmuni sistemiche. L’obesità è invece una condizione tipica di chi soffre di artrite psoriasica e aumenta il rischio di artrosi all’articolazioni. Nel nostro Paese, alcuni comportamenti scorretti sono ancora troppo diffusi e, infatti, oltre 11 milioni di italiani sono tabagisti mentre il 45% degli adulti è in sovrappeso. Durante la campagna insegneremo anche le principali regole della salute che possono salvaguardare l’apparato muscolo-scheletrico e più in generale il nostro benessere”.
Dopo Rimini #ReumaDays si fermerà nelle piazze di Ancona, Pescara, Potenza, Ragusa, Cagliari, Siena, Perugia, Brescia, Padova e Udine. Tutta la campagna gode dell’appoggio della Fondazione Italiana per la Ricerca sull’Artrite – FIRA, l’Onlus istituita su impulso della SIR nel 2006.
“Siamo lieti di sostenere questa importante iniziativa educazionale che vuole accendere i riflettori sulle malattie reumatiche – sostiene il prof. Carlomaurizio Montecucco, Presidente Nazionale della Fondazione FIRA – Sono in totale oltre 150 diversi disturbi e di molti non conosciamo ancora i reali motivi da cui sono originati. Rappresentano complessivamente la prima causa di disabilità nel nostro Paese e per contrastarli efficacemente è necessario aumentare il numero delle diagnosi precoci. Al tempo stesso però bisogna promuovere con maggiore forza la ricerca scientifica in questo ambito della medicina”.