Arezzo, 21 febbraio 2018 – La forte incidenza di casi di malattie respiratorie, anche gravi, nel territorio provinciale, ha portato ad una sempre maggiore professionalizzazione del personale sanitario, grazie anche a corsi innovativi come quello in programma venerdì e sabato all’ospedale San Donato.
Sotto l’egida dell’AIPO (Associazione italiana pneumologi ospedalieri), all’ospedale di Arezzo si terrà un corso avanzato di simulazione in Terapia Intensiva Respiratoria (CASITIR) rivolto a medici pneumologi, per far acquisire le competenze teorico-pratiche di terapia intensiva respiratoria, da utilizzare nella gestione di pazienti critici.
L’esperienza della simulazione con il CASITIR si è dimostrata vincente per la formazione, il perfezionamento e lo stimolo degli specialisti pneumologi che si cimentano nei diversi scenari di vita reale di fronte al paziente con grave insufficienza respiratoria.
L’AIPO ha organizzato e supportato in Italia 15 corsi itineranti allo scopo di aumentare la competenza dello Pneumologo in questo settore delle malattie respiratorie. L’attacco respiratorio acuto è una condizione che può mettere a repentaglio la vita dei cittadini se non tempestivamente diagnosticata e trattata da un’equipe esperta di medici, infermieri, terapisti che operano ogni giorno in Pneumologia.
Ad Arezzo l’emergenza delle malattie respiratorie acute è in costante crescita così come avviene in Italia. Se consideriamo tutte le malattie che possono determinare un attacco respiratorio grave, si stima che siano almeno 4- 5 mila le persone che richiedono le cure dell’ospedale di Arezzo, di queste almeno 600-700 necessitano di cure specialistiche pneumologiche, tra cui 200-300 in Terapia intensiva respiratoria.
“La novità del corso – spiega Raffaele Scala, direttore della Pneumologia – è il coinvolgimento nella simulazione delle altre figure professionali come infermieri e fisioterapisti, che svolgono un ruolo decisivo nel successo del trattamento dell’attacco respiratorio nelle UTIP, in stretta sintonia con lo pneumologo esperto. Esempio di questo sinergismo virtuoso è quello che si è sviluppato e consolidato in molti anni nella nostra Pneumologia, che ha al suo attivo circa 2.000 casi di pazienti trattati con ventilazione meccanica negli ultimi 5 anni”.