Napoli, 3 maggio 2023 – Dai tumori pediatrici ai vaccini, dai disturbi del neurosviluppo alla prevenzione degli incidenti domestici, dall’impiego giudizioso della terapia antibiotica nelle infezioni delle vie aeree in età evolutiva ai disturbi della condotta alimentare, fino agli effetti extrascheletrici della vitamina D, alla genitorialità, al sonno al latte in formula e al microbiota: è lungo queste tematiche che si è sviluppata l’ottava edizione di “Napule è…Pediatria Preventiva e Sociale”.
L’evento, al quale hanno preso parte circa 200 pediatri e oltre 40 relatori provenienti da tutta Italia, è stato ospitato all’Hotel Royal Continental di Napoli. Di seguito ecco alcuni degli argomenti di maggiore impatto trattati nel capoluogo campano.
I tumori in età pediatrica
“Ogni anno in Italia vengono diagnosticati circa 1.400 nuovi casi di tumore tra i bambini – ha dichiarato Achille Iolascon, professore ordinario di genetica medica all’Università Federico II di Napoli – e un pediatra, durante la sua vita professionale, sicuramente avrà l’occasione di imbattersi in almeno cinque casi di tumori maligni o di leucemie del bambino. A “Napule…” abbiamo riportato che nel bambino l’origine dei tumori ha una grande componente genetica”.
I disturbi del neurosviluppo
“Nella nostra popolazione pediatrica, i disturbi del neurosviluppo – ha detto Carmelo Rachele, pediatra di famiglia, responsabile neurosviluppo della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) – interessano circa il 15% dei bambini, per cui se ogni pediatra che assiste circa mille bambini, ci saranno circa 120, 130 bimbi che avranno disturbi del neurosviluppo. Ecco perché è necessario fare una diagnosi e un intervento tempestivi con cui si può realmente cambiare la storia naturale dei disturbi del neurosviluppo, spesso associati tra loro”.
La guida pratica sulla prevenzione degli incidenti
“Nel documento – ha affermato Francesco Pastore, pediatra di famiglia e formatore nazionale Blsd – si parla anche di manovre salvavita, un argomento molto importante perché la prima causa di mortalità nei bambini sono proprio gli incidenti. La Guida contiene tutti i consigli utili alle famiglie per evitare gli incidenti in tutti gli ambienti, sia in casa che fuori. A tutti i genitori italiani abbiamo regalato la possibilità di poter vedere cosa fare in caso di soffocamento da corpo estraneo e in caso di emergenza: abbiamo voluto inserire nella Guida molti QR Code dai quali è possibile scaricare i filmati che mostrano le manovre di disostruzione e di rianimazione cardiopolmonare che riguardano i piccoli”.
L’influenza
“Sembra strano parlare a maggio di influenza ma i giochi si fanno adesso – ha sottolineato Giorgio Conforti, pediatra di Genova – perché le aziende sanitarie, su indicazione dell’OMS e del nostro ministero, fanno le ordinazioni dei lotti di vaccini, le loro quantità e le loro tipologie proprio in queste settimane. Abbiamo due tipologie di vaccini: lo spray nasale, molto ben accettato dalle famiglie e soprattutto dai bambini, che si può fare dai due anni di età, e il classico vaccino iniettivo. È necessario fare le vaccinazioni ai bambini sani, perché l’influenza può complicarsi con ricoveri e, purtroppo, con decessi. Le statistiche americane parlano di 120-130 decessi nei bambini all’anno, di cui i bimbi senza fattor di rischio sono circa la metà”.
La genitorialità
“Il concetto di genitorialità sembrerebbe un concetto astratto – ha spiegato Iride Dello Iacono, pediatra allergologo, consulente SIPPS, oltre che per l’allergologia, anche per la sulla genitorialità – ma in realtà coinvolge una serie di attività concrete, orientate verso la guida dei genitori al sostegno del rapporto che riescono a stabilire con i propri figli. Si parla di genitorialità responsiva a indicare che la genitorialità rappresenta in realtà un concetto intriso di responsabilità ma soprattutto di risposte ai bisogni del bambino, che nella prima fase sono fondamentalmente nutrizionali o di cura del proprio lattantino. Pian piano che il bambino cresce, che si sviluppa dal punto di vista fisico e psicoevolutivo, la genitorialità è intrisa di tutta una serie di attività che riguardano non soltanto il sostegno dal punto di vista materiale, ma anche il sostegno psicointellettivo educativo”.
La regolazione del sonno nei disturbi del neurosviluppo
“Il sonno è una funzione importantissima per tutto l’arco della vita – ha reso noto Marco Carotenuto, professore associato di Neuropsichiatria infantile, Direttore dell’Unità Operativa presso l’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli – e, in particolar modo, nell’età evolutiva. Tanti bambini sono affetti da vari disturbi del sonno, anche quelli dello sviluppo neurotipico. In caso di autismo o di alcune sindromi genetiche come la sindrome di Down, noi abbiamo l’aumento, in maniera decisamente importante, di determinati disordini del sonno, tra cui quelli respiratori”.
La guida intersocietaria SIPPS-FIMP “Vaccinare in sicurezza nell’ambulatorio del pediatra”
“È una Guida fatta per i pediatri, per i pediatri di famiglia – ha sottolineato Michele Fiore, consigliere nazionale SIPPS – ed è composta da alcuni capitoli, ognuno dei quali affronta un problema specifico legato alla vaccinazione nell’ambulatorio: si va dalla disamina di tutte le problematiche che possono essere legate alla tipologie di paziente e al vaccino che stiamo per effettuare, all’organizzazione dell’ambulatorio, fino ai consigli sulla gestione dei farmaci da tenere in caso degli eventi avversi, davvero molto rari, che possono verificarsi durante la seduta vaccinale. La Guida è inoltre corredata di alcuni link in QR Code da cui si accede ad alcuni filmati, vere e proprie lezioni sulle procedure di rianimazione cardiopolmonare”.
La neuropsichiatria infantile
“Gli argomenti del corso che ho moderato – ha informato Valentina Lanzara, neuropsichiatra infantile, dirigente medico di I Livello Azienda Ospedaliera Universitaria Vanvitelli di Napoli – hanno avuto come filo conduttore l’importanza di creare una rete tra pediatria, neuropsichiatria infantile e famiglia, visto il sempre maggiore impatto, sia clinico che sociale, delle problematiche riguardanti il neurosviluppo”.
La Protezione Contro Gravi Infezioni Del Tratto Respiratorio Inferiore Infantile
“A ‘Napule è…’ – ha spiegato Gerardo Palmiero, responsabile Pneumologia Versilia, azienda Usl Toscana nord ovest – ho parlato della relazione tra l’OM-85 e l’immunità aspecifica, ovvero il concetto di “immunità addestrativa”: l’esposizione continua, prolungata e costante ad agenti microbici o comunque ad antigeni microbici, ovviamente non patogeni, è in grado di attivare il sistema immunitario in maniera aspecifica e di mantenerlo costantemente in attività, facendo sì che l’organismo sia in grado di reagire efficacemente contro i microrganismi patogeni”.
I disturbi del comportamento alimentare nei bambini
“Abbiamo presentato i dati di una survey – ha reso noto Margherita Caroli, pediatra e dottore di ricerca in nutrizione dell’età pediatrica – sulle conoscenze e le attitudini dei pediatri italiani, di famiglia, ospedalieri e universitari. I disturbi del comportamento alimentare nei bambini rappresentano un problema che sta aumentando in maniera spaventosa”.
La bronchiolite
“La bronchiolite – ha affermato Guido Castelli Gattinara, Istituto salute del bambino e dell’adolescente, ospedale Bambino Gesù di Roma – è una infezione che, soprattutto dopo il Covid, è diventata molto importante, anche abbastanza grave, e colpisce i bambini più piccoli. Ci sono novità in funzione della prevenzione di questa infezione, che non sono legate a un vaccino, che è ancora in fase di studio, ma a un anticorpo monoclonale nuovo, che permette di fare una sola iniezione invece di una serie di iniezioni una volta al mese”.
I latte formula e il microbiota intestinale
“Alla nascita – ha dichiarato Vito Leonardo Miniello, docente di nutrizione pediatrica all’Università di Bari – la mamma ha in serbo per il suo piccolo due doni preziosissimi: la vita e il latte materno, che non è semplicemente un alimento ma un complesso sistema biologico, unico e inimitabile. Quando, però, il latte materno non è disponibile, l’unica alternativa nutrizionalmente valida sono i cosiddetti “latti formula”. I progressi realizzati dalla scienza nutrizionistica e dalle tecniche alimentari hanno fatto sì che questi alimenti siano in grado di soddisfare le esigenze nutrizionali del lattantino”.
La vitamina D e il suo utilizzo nei bambini
“La vitamina D – ha reso noto Giuseppe Saggese, già presidente della Società Italiana di Pediatria (SIP) – è stata oggetto negli ultimi anni di una importante rivisitazione sul piano scientifico. Si conferma il suo ruolo fondamentale per la crescita e la salute ossea dei bambini e in questo caso si parla di prevenzione del rachitismo. L’altra azione importante della vitamina D si riflette sull’acquisizione della massa ossea: la vera prevenzione dell’osteoporosi deve essere fatta nel bambino. Fino a 20 anni si può fare prevenzione, poi i giochi sono fatti. La vitamina D svolge poi un’azione importante sulle cellule dell’immunità, con un effetto immunomodulante sui meccanismi di difesa, che comprendono sia l’immunità innata che quella cosiddetta ‘adattativa’. La vitamina D ha un ruolo nella prevenzione di alcune condizioni patologiche dei bambini, come le infezioni respiratorie, l’asma e le malattie allergiche. La fonte principale di vitamina D per l’organismo è, al 90-95%, l’irradiazione solare. Solo il 5-10% viene dalla dieta”.
La faringotonsillite
“L’obiettivo – ha spiegato Elena Chiappini, ospedale pediatrico universitario Meyer, Dipartimento di Scienze della salute, Università degli studi di Firenze – è stato soprattutto promuovere un uso razionale degli antibiotici. Noi sappiamo che circa un terzo delle faringotonsilliti sono dovute a un’infezione da streptococco beta emolitico da gruppo A, quindi una infezione che necessita di trattamento antibiotico. Eppure, ancora oggi i dati della letteratura scientifica ci indicano come il numero di bambini con faringotonsillite che vengono trattati con antibiotico è di gran lunga più elevato. Per promuovere l’uso dell’antibiotico esclusivamente in quei bambini che ne hanno un beneficio, la SIPPS, unitamente a numerose altre società scientifiche nazionali, in primis la Società Italiana di Pediatria, ha redatto un documento, sottolineando alcuni messaggi chiave”.
Il difetto di IgA: perché tenere alta l’attenzione?
“Negli ultimi 30 anni – ha sottolineato Lucia Leonardi, dirigente medico AOU Policlinico Umberto I Roma, servizio di Immunologia pediatrica – le tecniche di sequenziamento genomico hanno permesso di caratterizzare molecolarmente un numero esponenzialmente crescente di errori congeniti dell’immunità, già noti come immunodeficienze primitive. Di conseguenza, la classificazione di questi disordini, soprattutto la classificazione fenotipica, è sempre più complessa e molta attenzione, negli ultimi anni, è stata data in particolar modo a quei fenotipi clinici caratterizzati da un quadro disregolatorio, quelle che vengono definite come immunodeficienze non convenzionali. Al contempo, il difetto di IgA è stato trascurato, sia dalla letteratura scientifica sia dalla pratica clinica. Le caratteristiche peculiari del difetto di IgA sono innanzitutto il fatto che è un difetto convenzionale, non è una condizione rara. Anzi, nella popolazione caucasica è l’immunodeficienza più comune che abbiamo, con una prevalenza di 1 su 400. Infine, il difetto di IgA è spesso asintomatico e la sua diagnosi viene fatta in modo occasionale”.