Roma/Barberino di Mugello/Boston, 30 gennaio 2025 – Due organizzazioni, l’associazione Airalzh (Associazione Italiana Ricerca Alzheimer) e la Fondazione Armenise Harvard, un unico scopo: sostenere la ricerca di base nel campo delle malattie neurodegenerative con una borsa da 100mila USD all’anno per due anni. E siccome la ricerca scientifica di alta qualità richiede tempo, il bando è rivolto ai ricercatori nella fase intermedia della carriera: è possibile accedere al finanziamento solo se si è a capo di un laboratorio indipendente, in Italia, da almeno cinque ma non più di 12 anni. Un limite che le due organizzazioni hanno voluto per consolidare le attività e le scoperte in una fase estremamente delicata nella carriera di uno scienziato.
Elena Marcello, prof.ssa Associata di Farmacologia dell’Università degli Studi di Milano è la vincitrice dell’ultimo bando 2024, grazie al quale che così ha potuto proseguire gli studi per comprendere i meccanismi molecolari implicati nel fallimento sinaptico dell’Alzheimer, uno degli eventi più precoci della patogenesi.
“Le ricerche che ho condotto hanno consentito di comprendere come viene regolata l’attività dell’enzima ADAM10 nelle sinapsi e come questo meccanismo sia alterato nelle persone malate di Alzheimer. Questo grant mi ha permesso di proseguire le ricerche, con l’intento di individuare nuovi bersagli farmacologici per ripristinare la plasticità sinaptica”, ha dichiarato Elena Marcello.
“L’esperienza di quasi 30 anni della Fondazione Armenise Harvard è emblematica: col programma Career Development Award (CDA) abbiamo sostenuto le ricerche in Italia più di 30 scienziati che, a loro volta, hanno raccolto fondi per oltre 100 milioni di euro, pubblicando più di 1000 peer-reviewed paper con un H-index medio di 27 hanno e circa 4.700 citazioni medie – dice Elisabetta Vitali, direttore dei programmi italiani alla Fondazione Armenise Harvard – È evidente che non è un problema di qualità della ricerca perché sia la dottoressa Marcello che i ricercatori vincitori del CDA, nonostante i risultati straordinari, soffrono di questa situazione”.
“Sin dalla sua fondazione, Airalzh ha attivamente promosso e incoraggiato la ricerca di base nell’ambito della Malattia di Alzheimer e siamo orgogliosi dei risultati promettenti che la comunità scientifica italiana sta portando in questo ambito – racconta la Presidente di Airalzh Onlus, Prof.ssa Alessandra Mocali che continua – Con questo nuovo bando Airalzh raggiunge oltre 4, 2 milioni di euro di investimento per la ricerca contribuendo a sviluppare le carriere di tanti ricercatori italiani. Abbiamo appena festeggiato il nostro Decennale e siamo fieri dei risultati raggiunti: 82 assegni di ricerca, 32 progetti di giovani ricercatori under 40 con i Bandi Airalzh Grants for Young Researchers (AGYR) e due progetti per ricercatori mid-career sostenuti in collaborazione con la Fondazione Armenise Harvard”.
“Stiamo attualmente selezionando i vincitori del primo Airalzh Starting Grants che punta a finanziare progetti di medicina translazionale, e il primo bando su Art-therapy. Se è importante sostenere i giovani ricercatori affinché restino in Italia, è altrettanto importante dare loro il tempo di crescere professionalmente e raggiungere risultati tangibili: è per questo che – insieme alla Fondazione Armenise Harvard – abbiamo scelto di intervenire nella fase intermedia della carriera degli scienziati” conclude la Presidente Mocali.
La borsa garantirà 100mila USD all’anno per due anni. Il termine ultimo per proporre la propria candidatura è il 1° aprile 2025. Tutte le informazioni, comprese le modalità di iscrizione, sono disponibili sui siti di Airalzh (airalzh.it) e di Armenise-Harvard (armeniseharvard.org).