Castellanza, 1 marzo 2017 – Humanitas Mater Domini ha recentemente attivato l’Ambulatorio per le “malattie infiammatorie croniche intestinali” coordinato dal prof. Silvio Danese, medico gatroenterologo, responsabile del Centro di ricerca e cura per le malattie infiammatorie intestinali (IBD) presso il dipartimento di Gastroenterologia all’Humanitas Research Hospital di Rozzano, Milano.
Le malattie infiammatorie croniche intestinali interessano indistintamente uomini e donne ed iniziano a manifestarsi fra i 15 e i 45 anni.
La malattia di Crohn e la rettocolite ulcerosa sono le più diffuse: colpiscono oltre 5 milioni di persone in tutto il mondo, circa 200.000 solo in Italia. Il dato è purtroppo in crescita. Negli ultimi 10 anni, infatti, la diagnosi di nuovi casi e il numero di ammalati sono cresciuti di circa 20 volte.
Un passo avanti di Humanitas Mater Domini nella diagnosi e cura di queste patologie, grazie al prof. Silvio Danese, specialista di fama internazionale che ha pubblicato oltre 200 articoli su riviste scientifiche ad alto impact factor, impegnato in progetti di ricerca di base e studi clinici sull’uso di nuovi farmaci in pazienti affetti da malattie infiammatorie croniche intestinali, in collaborazione con numerosi centri italiani, europei e statunitensi. E’ inoltre Presidente Eletto della European Crohn’s and Colitis Organisation (ECCO), la più grande associazione internazionale di specialisti in Malattie Infiammatorie Intestinali.
“La causa di queste malattie è ancora sconosciuta, ma l’ipotesi prevalente è quella di una reazione immunologica abnorme da parte dell’intestino nei confronti di antigeni (per esempio, batteri normalmente presenti nell’intestino). Questo squilibrio immunologico può instaurarsi per un’alterata interazione tra fattori genetici propri dell’individuo e fattori ambientali. Le malattie infiammatorie croniche dell’intestino presentano, inoltre, una certa ‘familiarità’, ovvero la tendenza ad un maggior rischio nei parenti delle persone affette, ma non sono malattie ereditarie”, spiega il prof. Silvio Danese, coordinatore del nuovo Ambulatorio per le malattie infiammatorie croniche intestinali (in inglese IBD, inflammatory bowel disease) di Humanitas Mater Domini.
Malattia di Crohn e la rettocolite ulcerosa: dalla diagnosi alla cura
La malattia di Crohn colpisce l’apparato digerente, dalla bocca all’ano, con un più frequente coinvolgimento dell’ultima ansa del piccolo intestino (ileo) e del cieco. E’ una patologia subdola, talvolta silente, spesso confusa con la sindrome dell’intestino irritabile. La presenza di dolore addominale e diarrea non è costante. Per questo motivo, molto spesso il paziente trascura i sintomi o non dà loro peso, finché non ne compaiono anche di più importanti come febbre o perdita di peso, che inducono a rivolgersi al gastroenterologo.
La colite ulcerosa o rettocolite ulcerosa, invece, colpisce il retto (l’ultima parte del grosso intestino) e può interessare tutto il colon. Generalmente, la colite ulcerosa si presenta con continua diarrea con sangue.
Per individuarle e tenerle sotto controllo, è importante fare una diagnosi precoce. “La difficoltà nel diagnosticare queste patologie, è il fatto che non esiste un test diagnostico unico. Fare diagnosi significa mettere insieme tanti pezzi di un puzzle: i sintomi riferiti dal paziente, esami di laboratorio, indagini endoscopiche, imaging avanzato, esame istologico. La terapia consiste nella somministrazione di farmaci tradizionali antinfiammatori oppure oggi è possibile giovarsi dei nuovi farmaci biologici”, conclude il prof. Danese.
fonte: ufficio stampa