La salute spiegata dalle eccellenze del Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche – Università degli Studi di Genova – IRCCS San Martino
Genova, 1 giugno 2016 – Si intitola “Malattia di Alzheimer: Il futuro prossimo” la seconda conferenza del ciclo di incontri “Di.M.I. Incontra Genova” promosso dal Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche Università degli Studi di Genova – IRCCS San Martino. L’incontro si terrà lunedì 6 giugno 2016 dalle ore 17.00 alle 19.00 presso la Sala Conferenze del Di.M.I. in Viale Benedetto XV, 6.
Nel corso di questo secondo appuntamento il prof. Massimo Tabaton, tra i massimi esperti italiani in tema di demenze e malattia di Alzheimer, affronterà in particolare il tema della diagnosi preclinica della malattia di Alzheimer e quello della terapia, che attualmente è sintomatica, in grado cioè di migliorare lo stato comportamentale e motorio (in minor misura anche cognitivo), ma che non incide sul decorso della malattia.
L’accumulo di beta-amiloide, la proteina che causa la malattia, inizia circa 30 anni prima dei sintomi: questo lungo periodo preclinico consentirebbe un intervento sulla progressione della malattia se ci fossero strumenti in grado di rilevare la patologia ancora asintomatica e se esistessero terapie che interferiscono sul meccanismo patogenetico. Gli strumenti di diagnosi preclinica sono già disponibili, e indicano la patologia Alzheimer con la seguente sequenza temporale, prima dell’esordio clinico:
- Basso livello di beta-amiloide nel liquor, 25 anni;
- Alto livello di proteina tau fosforilata, 15 anni;
- PET con traccianti per l’amiloide, 15 anni;
- RM ad alta risoluzione, atrofia dell’ippocampo, 15 anni.
Questi dati sono emersi dallo studio DIAN (Dominant Inherited Alzheimer Network) che ha studiato soggetti sani e giovani portatori di mutazioni genetiche che invariabilmente causano e fanno esordire la malattia intorno ai 50 anni nei loro genitori. I mezzi per una diagnosi preclinica ci sono, ma esiste una terapia? La terapia immunologica è potenzialmente la più efficace nell’eliminare la beta-amiloide dal cervello. Consiste nell’immunizzazione attiva, con un vaccino che fa produrre anticorpi anti beta-amiloide o da anticorpi monoclonali anti beta-amiloide. Gli esperti ipotizzano che le terapie immunologiche sarebbero efficaci se iniziate nella lunga fase preclinica della malattia.
La conferma di tale ipotesi si avrà dalla sperimentazione con terapia immunologica iniziata nell’ambito dello studio DIAN nei soggetti sani, con mutazioni genetiche, e già positivi ai marcatori. Inoltre è in corso una simile sperimentazione, in soggetti anziani sani, che hanno la variante 4 dell’Apolipoproteina E (Studio A4). Se la terapia immunologica sarà in grado di rallentare la progressione del processo patologico ci sarà un ritardo nell’esordio della malattia. Si calcola che un posticipo di 5 anni dimezzerebbe il numero dei pazienti.
Questo secondo appuntamento con gli esperti del Di.M.I. rappresenta un’occasione importante per la città di Genova, soprattutto viste le caratteristiche della sua popolazione, che è tra le più vecchie d’Italia e quindi tra le più interessate dalla problematica in questione. L’iniziativa “Di.M.I. Incontra Genova” consiste in una serie di conferenze a carattere divulgativo tenute da alcune tra le eccellenze del prestigioso Dipartimento di Medicina Interna genovese.
Destinatari dell’iniziativa sono i cittadini che, come è avvenuto nel corso del primo incontro tenutosi lo scorso 26 maggio, hanno la possibilità di partecipare e intervenire liberamente agli incontri, facendo domande e informandosi così sulle ultime novità e sullo stato della medicina relativamente ad argomenti che riguardano un’ampia fascia della popolazione.
Obiettivo del Di.M.I. è entrare in contatto con i genovesi attraverso i suoi esperti, ovvero ricercatori e professori che con i loro interventi consentono ai partecipanti di avvicinarsi in modo semplice e diretto ad argomenti di medicina per i quali vi sono stati recenti importanti avanzamenti scientifici clinico-terapeutici e nei quali i componenti del Di.M.I. e le rispettive UU.OO. sono coinvolti, in quanto centri di eccellenza sanitaria e di riferimento per la popolazione.
Il secondo ciclo di conferenze “Di.M.I. Incontra Genova” si terrà in autunno, da ottobre a dicembre (programma in via di definizione) e toccherà argomenti quali la prevenzione e la cura delle malattie del fegato, l’ipertensione e il rischio cardiovascolare e la predisposizione genetica ai tumori.
fonte: ufficio stampa