Milano, 12 febbraio 2019 – 25 anni di attività, quasi 2 milioni e mezzo di euro investiti dal 2008 per la ricerca e l’Ambrogino – Attestato di Benemerenza Civica – ricevuto lo scorso dicembre dal Comune di Milano. Con queste premesse il GILS, Gruppo Italiano per la Lotta alla Sclerodermia, sabato 16 marzo torna nell’Aula Magna dell’Università Statale di Milano per il proprio convegno annuale.
XXV Giornata Nazionale, in cui GILS vuole tirare le somme del passato, presente e futuro della Sclerodermia e lo fa con orgoglio, mettendo un punto fermo su quanto costruito e raggiunto. La Sclerosi Sistemica, patologia da sempre considerata non facile da diagnosticare e da trattare, infatti, oggi ha un aspetto nuovo.
Si può parlare di diagnosi precoce, oggi vi sono medici specialisti che si occupano in modo specifico di questa malattia permettendo l’esistenza di standard di cura omogenei in Italia, in Europa e nel mondo. Oggi esistono più opzioni terapeutiche e si conoscono meglio le modalità e le tempistiche per un loro appropriato utilizzo.
Oggi affiorano i primi investimenti delle case farmaceutiche impegnate in grandi trial clinici al fine di studiare potenziali farmaci innovativi applicabili nella sclerodermia. E oggi, infine, si è preso consapevolezza dell’importanza dell’aspetto psicologico di questa impattante patologia e di quanto il sostegno psicologico/sociale del malato faccia parte esso stesso della cura. Si parla senza ostacolo di fisioterapia, di maternità, di follow-up diagnostici. Si parla finalmente di futuro.
“E se l’oggi appare di gran lunga più roseo del passato, ancora più speranza andrà riposta nel futuro prossimo – dichiara Carla Garbagnati Crosti, presidente del GILS – Un futuro in cui le scoperte del presente si completeranno grazie anche alle moderne tecnologie che permettono ampie ricerche precliniche e cliniche. Un futuro fatto di nuove terapie, di maggiore conoscenza e attenzione verso l’ammalato di sclerodermia. Un futuro in cui tutti insieme, pazienti, medici e ricercatori possono fare cose ancora più grandi e il GILS ne è e sarà sempre il supporto concreto”.
Presente e futuro che devono coinvolgere sempre di più il paziente e che devono dare risposte immediate e piccoli suggerimenti a problematiche che, alle volte sfuggono al medico nella visione della patologia, ma che pesano nella vita quotidiana: ecco il perché della tavola rotonda prevista nel pomeriggio del 16 marzo, per migliorare la qualità di vita dei pazienti.