Imprese che negli ultimi 2 anni hanno visto crescere il fatturato devono contribuire a contrastare il caro-energia. Aliquota tassa va portata al 90% per reperire risorse necessarie
Roma, 1 settembre 2022 – Il Governo Draghi deve subito ampliare la tassa sugli extra-profitti oggi in vigore nei confronti delle società energetiche, estendendola a farmacisti, case farmaceutiche, banche, assicurazioni e società di e-commerce, in modo da reperire le risorse necessarie per contrastare il caro-energia. Lo afferma il Codacons, che chiede inoltre di portare l’aliquota della tassa al 90%.
“È indubbio che nell’ultimo biennio, mentre molte imprese italiane venivano messe in ginocchio dagli effetti economici del Covid, alcune realtà hanno visto crescere enormemente fatturato e giro d’affari – spiega il presidente Carlo Rienzi – Pensiamo ai farmacisti, che hanno potuto contare su un’enorme crescita delle entrate grazie al business dei tamponi anti-Covid e alla vendita di dispositivi di sicurezza (mascherine, guanti, igienizzanti, ecc.) o alle case farmaceutiche, che attraverso la produzione dei vaccini guadagnano, secondo alcune recenti stime, 93 milioni di dollari al giorno, 65 mila dollari al minuto, circa 1.000 euro al secondo”.
“Ci sono poi le imprese assicuratrici, che tra il 2020 e il 2021 hanno registrato ampi margini di guadagno grazie al lockdown e ai limiti agli spostamenti dei cittadini che hanno fatto crollare l’incidentalità sulle strade e il numero dei risarcimenti riconosciuti agli assicurati, e le banche, che hanno potuto contare su una forte crescita della liquidità pari a +256 miliardi di euro tra il 2020 e il 2021 solo in termini di soldi depositati dagli italiani sui conti correnti – prosegue Rienzi – Per non parlare dei big dell’e-commerce, settore in cui le vendite hanno registrato una impennata grazie ai limiti imposti dalla pandemia”.
Le risorse necessarie a contrastare il caro-energia possono essere trovate già oggi tassando da subito i maggiori profitti registrati nell’ultimo biennio da tali categorie economiche rispetto alla media del fatturato registrato dalle stesse nel periodo pre-covid, innalzando l’aliquota della tassa sugli extra-profitti al 90% – afferma il Codacons.
Intanto l’associazione ha presentato l’annunciato esposto a Procura della Repubblica di Roma e Corte dei Conti contro il mancato versamento della tassa sugli extra-profitti, chiedendo di indagare sul comportamento delle società energetiche alla luce delle possibili fattispecie di truffa e reati contro l’Erario.