Torino, 17 maggio 2016 – Nuovo obiettivo raggiunto da Adisco – Sezione Piemonte, che ha portato a termine la realizzazione dell’Isola di Margherita, il secondo reparto che l’Associazione dona all’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino in tre anni, pensato per bambini e ragazzi affetti da patologie rare ed incurabili, realizzato grazie alla raccolta fondi e al contributo fondamentale della Compagnia di San Paolo. Un investimento di oltre un milione e cinquecentomila euro complessivi, per questo importante progetto: un reparto all’avanguardia unico in Piemonte, diretto da Franca Fagioli, Direttore Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche.
Sostiene Maria Teresa Lavazza, Presidente di ADISCO – Sezione Piemonte: “Da quasi vent’anni presiedo sul territorio piemontese l’Associazione che, grazie alla ricerca sulle cellule staminali, ha aperto nuovi orizzonti per la cura delle malattie immunologiche e degenerative. Sono orgogliosa di dichiarare che fin dal 1997 siamo riusciti a raccogliere oltre dieci milioni di euro, che sono stati utilizzati sia per borse di studio a favore di medici, biologi ed ostetriche, che per l’acquisto di grandi strumentazioni ed allestimenti di camere sterili, ma soprattutto per la realizzazione di due reparti, il 23 maggio 2013 abbiamo donato all’ospedale il Day Hospital, ed oggi a distanza di tre anni, l’Isola di Margherita, entrambi sinergici alle attività di Oncoematologia Pediatrica dell’ospedale Infantile Regina Margherita”.
Obiettivi ambiziosi, oggi tutti concretizzati, che sono stati possibili grazie alle attività organizzate da Adisco – Sezione Piemonte, una chiamata alla solidarietà che ha visto aderire con entusiasmo molte persone ed associazioni.
“I bambini e ragazzi che soffrono di una malattia inguaribile sperimentano tutte le problematiche cliniche, psicologiche e sociali che una malattia terminale comporta – dichiara Franca Fagioli – e hanno perciò bisogno, in aggiunta alla terapia medica, di un concreto sostegno a tutto campo. Un reparto come l’Isola di Margherita permette la migliore qualità di vita possibile per questi pazienti e le loro famiglie. Oggi, grazie ai progressi in campo medico e tecnologico, la possibilità di guarigione di pazienti portatori di malattie rare, tumorali e non, è aumentata sensibilmente, nonostante questo, per alcuni pazienti è ancora impossibile guarire. Questo reparto è in grado di seguire questi bambini e ragazzi, che hanno bisogni complessi e che richiedono tipologie assistenziali e risposte integrate”.
“Il nuovo Hospice pediatrico L’Isola di Margherita è l’ennesima dimostrazione di eccellenza dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, che si conferma al top in Italia. Un vero e proprio fiore all’occhiello per il reparto oncologico, centro di riferimento piemontese e italiano. Ringraziamo Adisco – Sezione Piemonte e Compagnia di San Paolo per l’impegno ed il lavoro svolto in questi anni. Il nuovo reparto non deve essere un punto di arrivo, ma un punto di partenza e dare nuovi stimoli a tutti noi operatori per migliorare ulteriormente la qualità delle prestazioni”, afferma l’avv. Gian Paolo Zanetta, Direttore Generale Azienda Ospedaliero Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino.
Unico nel suo genere sul territorio piemontese, il reparto fa dell’accoglienza il proprio punto di forza. La struttura di oltre 700 mq, dotata di sei camere singole, è infatti predisposta per accogliere i nuclei famigliari e consentire loro di stare insieme nel modo più sereno ed intimo possibile.
Negli spazi all’interno dell’Isola di Margherita, i bambini, i ragazzi e le loro famiglie saranno accolti dai colori del mare, l’elemento naturale che meglio di altri trasmette una sensazione di benessere e tranquillità, ma allo stesso tempo di forza e vitalità. Le linee morbide e la grafica sinuosa accompagnano i pazienti lungo il corridoio in un percorso intervallato da oblò digitali dove poter giocare o ammirare le profondità del mare, fino al fulcro del progetto, dove si trova il mondo subacqueo: l’acquario, in cui seguire le evoluzioni dei pesci multicolori nel loro habitat, luogo di incontro e di osservazione, motivo di passeggiata e meta ambita.
Molti anche altri spazi comuni: un’area di svago, gioco e lettura all’ingresso del reparto attrezzata con una piccola biblioteca, la cucina ad uso dei genitori ed una sala del raccoglimento, presente in reparto, per potersi esprimere in uno spazio raccolto. Ogni camera, identificata da un simbolo marino che la caratterizza anche cromaticamente, è preceduta da un salottino, ha il proprio bagno privato, e accanto al letto di degenza vi è anche una poltrona-letto per i familiari. Per ridurre poi l’impatto emotivo che gli strumenti ospedalieri possono avere sui giovani pazienti si è cercato inoltre di nasconderli il più possibile alla loro vista.
L’Isola di Margherita da oggi è una realtà: punto di incontro, di formazione e di condivisione per tutti coloro che direttamente o indirettamente vivono l’esperienza della malattia e per quanti si occupano di questi pazienti e delle loro famiglie.
fonte: ufficio stampa