Roma, 19 marzo 2018 – La popolazione femminile con infezione da HIV rappresenta ancora oggi una popolazione caratterizzata da una sua ‘fragilità’ sia dal punto di vista gestionale–clinico, che degli aspetti socio-comportamentali. Infatti, anche se nel campo dell’HIV si sono raggiunti importanti traguardi, in Italia si è ancora lontani dall’obiettivo di una gestione ottimale della persona con infezione da HIV specie se si tratta di una donna.
Il convegno “Il continuum of care nella donna con infezione da HIV in Italia” che si svolgerà mercoledì 21 febbraio a Roma presso il Crowne Plaza Rome – St. Peter’s (Via Aurelia Antica, 415, inizio lavori ore 9.00), e che vedrà protagonisti esperti in materia di HIV dell’Università Cattolica e della Fondazione Policlinico A. Gemelli, ha come obiettivo proprio di analizzare gli aspetti peculiari dei differenti momenti della continuità di cura.
Gli esperti si soffermeranno in particolare su: donne ancora non diagnosticate, donne diagnosticate ma non trattenute in cura, donne in trattamento ma con aderenza imperfetta alla terapia, donne controllate viroimmunologicamente, ma che non raggiungono uno status di salute globale ottimale.
“L’attenta valutazione di tutti questi aspetti – chiarisce la dott.ssa Antonella Cingolani, ricercatrice di Clinica delle Malattie infettive dell’Università Cattolica – Fondazione Policlinico A. Gemelli e promotrice del convegno – potrà far emergere ed eventualmente fornire strumenti per correggere tutte quelle problematiche relative al mancato raggiungimento degli obiettivi di cura, intervenendo su specifici step del continuum of care”.
“L’incontro – anticipa la prof.ssa Enrica Tamburrini, associato di Clinica delle Malattie infettive dell’Università Cattolica e Dirigente Medico dell’UOC di Malattie infettive del Policlinico A. Gemelli – vedrà la partecipazione dei principali specialisti nazionali nella gestione dell’infezione da HIV nella donna, nonché di rappresentanti delle associazioni delle persone sieropositive, di medici e di ricercatori di riferimento impegnati su questo argomento in diverse strutture italiane”.
“Nella seconda parte del meeting – afferma il prof. Roberto Cauda, direttore dell’Istituto di Clinica delle malattie infettive dell’Università Cattolica di Roma e dell’UOC di Malattie infettive del Policlinico Universitario A. Gemelli – grazie alla presenza di altri specialisti della salute della donna (ginecologi, pediatri, psicologi) si discuterà in una tavola rotonda di interventi potenzialmente applicabili mirati sulla popolazione femminile per superare gli ostacoli al raggiungimento dell’obiettivo della salute globale così come definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)”.
Alla tavola rotonda, moderata dalla giornalista scientifica Silvia Bencivelli, parteciperanno esponenti sia del mondo sanitario che della società civile.