Roma, 28 febbraio 2019 – Alla Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS sabato 2 marzo si festeggia il Lymphedema Awareness Day, LymphADay, con una giornata ‘Open Day’ di visite gratuite in 7 ambulatori aperti in via straordinaria e interamente dedicati alla cura del linfedema.
Gli specialisti del Centro per il trattamento chirurgico del linfedema del Gemelli, chirurghi e fisioterapisti, valuteranno il rischio e lo stato della patologia fornendo le indicazioni necessarie per la cura e la prevenzione.
Il Centro per il Trattamento Chirurgico del linfedema della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS rappresenta una realtà europea e mondiale di riferimento per il trattamento innovativo del linfedema che prevede una presa in carico dei pazienti in modo globale, dalla diagnosi alla chirurgia,ai trattamenti fisioterapici di trattamento e di mantenimento.
In occasione dell’Open Day la hall dell’ospedale si trasformerà in un centro di fisioterapia con 3 aree di dimostrazione pratica sulle tecniche di linfodrenaggio, bendaggio, tutori elastici, pressoterapia più indicati per ridurre il gonfiore dovuto alla patologia.
Saranno fornite indicazioni personalizzate anche sull’attività fisica più indicata a ridurre il gonfiore e prevenirne il peggioramento come nuoto, acquagym, ginnastica dolce, bicicletta, yoga, tai chi, nordic walking, pilates, dragon boat e canottaggio.
Saranno inoltre presenti alcuni desk informativi sulla corretta nutrizione ed corretto stile di vita da seguire, oltre alla proiezione di cortometraggi divulgativi sulla patologia.
L’iniziativa del LymphADay del 2 marzo è interamente gratuita ed è a cura dell’associazione Beautiful After Breast Cancer Italia onlus (BABC Italia) che si occupa di supportare ed aiutare i pazienti che hanno avuto diagnosi di tumore al seno a ricostruire la propria vita.
Il linfedema, infatti, è una patologia che interessa sempre più persone colpite da tumore. Determina il rigonfiamento degli arti a causa di una mancanza del drenaggio della linfa sotto la pelle, provoca dolore e difficoltà a vestirsi e muoversi liberamente. Era una malattia rara, oggi invece l’incidenza è purtroppo in crescita ed in Italia colpisce 40 mila persone in più all’anno.
La malattia può insorgere in chi ha delle alterazioni del sistema linfatico ma, sempre di più, interessa i pazienti affetti da tumore, in particolare chi ha subito lo svuotamento chirurgico dei linfonodi a causa di tumori alla mammella, ginecologici, urologici, melanomi e sarcomi. Si stima infatti che il linfedema colpisca dal 20 al 40% dei pazienti sottoposti a questo tipo di intervento oncologico.
Spiega Marzia Salgarello, direttore del centro per il trattamento chirurgico del linfedema e del dipartimento di chirurgia plastica e ricostruttiva della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS: “Il linfedema va curato nelle fasi iniziali di sviluppo per poter essere ridotto in modo efficace anche dell’80% ma spesso viene trascurato. I pazienti non vengono informati della possibile insorgenza di questa patologia e pertanto non sono educati in modo appropriato sui possibili trattamenti che, se messi in atto in fase iniziale risultano ancora più efficaci”.