Roma, 4 ottobre 2018 – La Giornata dello Stile di Vita è un momento per conoscere meglio il rapporto tra Stile di Vita e salute, favorire uno scambio tra medici e pazienti e permettere a tutti di sperimentare attività che promuovono il benessere.
Sabato13 ottobre, dalle ore 10.00 alle 17.00, presso la Biblioteca Villino Corsini – Villa Pamphilj, la SIET – associazione senza fini di lucro – promuove la“Giornata dello Stile di Vita”, evento gratuito con il patrocinio di Roma Capitale, Biblioteche di Roma, Sapienza Università di Roma, Ordine Provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri, Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza Medici (Enpam), Società Italiana di Medicina Interna (SIMI), Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare (SIPREC), Società per lo Studio dei Disturbi del Comportamento Alimentare (SISDCA), Associazione Medici Diabetologi (AMD) Lazio, Piazza della Salute e Società Italiana di Psicologia Clinica Medica (SIPCM).
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Piano Nazionale di Cronicità, ogni persona,adottando un miglior stile di vita, può agire sui fattori comportamentali che aumentano il rischio di malattia. Un modello di cura che può facilitare tale processo è l’Educazione Terapeutica, “complesso di attività educative che si esplica attraverso la trasmissione di conoscenze, l’addestramento a conseguire abilità e a promuovere modifiche dei comportamenti”.
“Non è sufficiente dare facili consigli o suggerire cosa fare o non fare,come spesso avviene durante una visita medica – ci ricorda il dott. Enrico Prosperi, Presidente della SIET – L’Educazione Terapeutica considera il paziente prima di tutto una personache va accompagnata e responsabilizzata. Il medico deve ascoltare il paziente e considerarlo non come colui che riceve passivamente le indicazioni sulla terapia, ma come persona con cui condividere il percorso di cura”.
La Giornata prevede una tavola rotonda dal titolo “Stile di Vita e Salute: ruolo del paziente e del medico”, in seguito durante la giornata si avvicenderanno diverse attività motorie e ricreative.
“Aiutare le persone ad adottare un corretto stile di vita è un primo passo per prevenire la maggior parte delle malattie, favorire l’aderenza alle cure, diminuire la frequenza delle riacutizzazioni e migliorare la qualità della vita”, conclude il dott. Prosperi.