Milano, 8 febbraio 2017 – Oggi a Milano è stato presentato il corso di perfezionamento realizzato nel quadro del Progetto EURICLEA e dedicato agli infermieri specializzati nella gestione e cura dei pazienti affetti da Leucemia Mieloide Cronica (LMC). Il corso di perfezionamento intende istituzionalizzare ancor più la figura professionale dell’infermiere specializzato nella LMC.
La LMC è una malattia neoplastica che colpisce le cellule staminali del midollo osseo determinando una proliferazione incontrollata di quest’ultimo con produzione di un numero elevato di globuli bianchi a causa di un’anomalia genetica che produce la proteina BCR-ABL. In seguito alla fase cronica di produzione eccessiva di globuli bianchi, l’evoluzione della malattia conduce a fasi più aggressive definite fasi accelerata e blastica. Colpisce in Europa circa 7.000 nuovi pazienti ogni anno, in Italia vengono diagnosticati circa 900 nuovi casi l’anno.
Il corso presentato rappresenta la tappa più recente del Progetto EURICLEA, un’esperienza virtuosa partita nel marzo 2015 con l’obiettivo di accrescere le competenze infermieristiche per la gestione degli effetti avversi in pazienti affetti da LMC. Infatti, benché oggi siano disponibili farmaci innovativi in grado di controllare la malattia, il paziente può sviluppare reazioni indesiderate di vario tipo (mielosoppressione, eruzioni cutanee, disturbi gastrointestinali e alcune manifestazioni come debolezza, affaticamento, mal di testa, alterazioni degli esami di laboratorio, tendenza alle infezioni e sanguinamenti/emorragie, comparsa di pallore, tachicardia ed affanno) che necessitano di intervento da parte del personale sanitario.
Oggi, ad un anno dall’avvio dei lavori per la preparazione dei moduli formativi, il Gruppo AIL Pazienti Leucemia Mieloide Cronica, la Società Italiana di Ematologia (SIE) e la Federazione IPASVI hanno annunciato l’inizio del corso di perfezionamento, partito a dicembre 2016 da Napoli.
“Oggi la LMC è una patologia cronicizzata grazie all’impiego di terapie target e le persone che ne sono affette hanno un bisogno assoluto di figure dedicate che, in affiancamento agli ematologi, siano in grado di rispondere puntualmente alle sfide lanciate dalla malattia, alle sue manifestazione e al suo decorso. Il corso di perfezionamento universitario nato dal Progetto EURICLEA e rivolto agli infermieri dei centri ematologici è il risultato del lavoro di un anno di confronto tra pazienti, medici e infermieri – afferma Felice Bombaci, Presidente Gruppo AIL Pazienti LMC – sono molto soddisfatto di questo traguardo, la crescita professionale degli infermieri va a diretto beneficio dei pazienti affetti da LMC”.
L’infermiere riveste un ruolo fondamentale nella gestione degli effetti collaterali delle terapie disponibili, questa gestione ottimale è in grado di garantire l’aderenza alle cure. I pazienti riconoscono nell’infermiere il proprio punto di riferimento nella gestione quotidiana della patologia. Si è evidenziato che per affrontare gli effetti collaterali in maniera efficace sia necessaria, accanto al rapporto di fiducia paziente infermiere, l’effettiva collaborazione da parte di quest’ultimo con il clinico. Solo così, con la cooperazione tra paziente, infermiere ed ematologo, è possibile evitare l’interruzione delle cure, che andrebbe ad inficiare l’efficacia terapeutica.
“Gli infermieri svolgono un ruolo molto importante nella gestione quotidiana dei malati affetti da varie patologie ematologiche, supportando e agevolando il lavoro dei medici – spiega il prof. Fabrizio Pane, Presidente Società Italiana di Ematologia – per questo motivo SIE sostiene da sempre il progetto EURICLEA e supporta il corso di perfezionamento universitario, partito a dicembre da Napoli, presso il dipartimento di Medicina Clinica dell’Università Federico II. Il corso che prevede come docenti professori universitari ed anche altri esperti in aspetti peculiari delle malattie ematologiche, si articola in 5 incontri distribuiti tra la fine del 2016 ed i primi mesi del 2017 durante i quali verranno approfonditi i percorsi diagnostici e terapeutici delle principali patologie ematologiche che hanno un importanza nella formazione e crescita professionale post-laurea degli infermieri che lavorano in questi reparti. Consentire agli infermieri di acquisire le conoscenze necessarie per gestire in modo più autonomo i pazienti con varie patologie ematologiche tra cui anche la leucemia mieloide cronica garantisce il miglioramento dell’assistenza a questi pazienti così delicati e andrà sicuramente a rafforzare il lavoro di squadra già esistente”.
“Il corso di perfezionamento è un’occasione importante per noi infermieri e di conseguenza, per le persone che assistiamo – conclude Irene Rosini, Federazione Nazionale dei Collegi IPASVI – Abbiamo, infatti, la possibilità di acquisire ulteriori competenze e svolgere una funzione qualificante al fianco dei nostri pazienti con cui già condividiamo impegno, professionalità e continuità nei processi di cura e assistenza. I cinque moduli del corso prevedono la partecipazione di numerosi infermieri in qualità di formatori con un ventaglio di argomenti che andranno dalla gestione delle complicanze nel trapianto di cellule staminali emopoietiche agli aspetti etici e deontologici quali l’accanimento terapeutico e le cure di fine vita”.
L’obiettivo del progetto rimane sempre quello di creare sul territorio nazionale un ampio network di infermieri specializzati, in modo da coprire il fabbisogno di tutti i centri italiani.
fonte: ufficio stampa