Cefalù, 19 febbraio 2019 – La Fondazione Giglio di Cefalù ha ospitato il corso teorico pratico di endoscopia digestiva e polipectomie endoscopiche con un live endoscopy in diretta dalle sale endoscopiche. L’evento è stato organizzato a conclusione del tour che ha visto impegnato il direttivo della SIED Sicilia (Società italiana di endoscopia digestiva) in varie strutture siciliane.
“Una formula – ha detto il dott. Dario Raimondo, responsabile del servizio di endoscopia digestiva del Giglio – che ha visto un’ampia partecipazione di addetti ai lavori e che ha consentito ai giovani, in formazione, di avere un confronto costante con le varie realtà ospedaliere siciliane”.
Alla teoria è seguita la pratica con un live dalle sale endoscopiche con l’illustrazione delle tecniche e l’esecuzione di procedure programmate su pazienti affetti da polipi del colon, trattati con le metodiche più attuali. Sono state, inoltre, illustrate e dimostrate alcune tecniche di sutura endoscopica all’avanguardia, eseguite solo nei centri di riferimento nazionale, e alcuni trattamenti immediati da attuare in caso di complicanze che si possono presentare durante le procedure.
Il corso, è stato seguito da oltre 60 partecipanti. Sono state anche affrontate problematiche di tipo medico legali, anestesiologico, l’impatto socio economico e il follow up dei pazienti affetti dalle patologie del colon.
Al termine dei lavori, il presidente del SIED regionale, Socrate Pallio, ha voluto ringraziare il dottor Raimondo e la sua equipe per l’impegno profuso in questo evento, unitamente ai colleghi presenti e in particolare il vice presidente della SIED, Giuseppe Scarpulla, organizzatore del tour negli ospedali siciliani.
“In qualità di organizzatore del corso, tenuto nella nostra Fondazione – ha concluso Dario Raimondo – ringrazio tutta la mia equipe (medici, infermieri, OSS, segreteria) per il grande lavoro svolto, i sistemi informativi, l’ingegneria clinica, lo staff di presidenza nella figura dell’ingegnere Daniela Salvaggio per aver creduto nell’evento, e il presidente della Fondazione, Giovanni Albano, per aver permesso la realizzazione del primo ‘live’ di endoscopia del Giglio”.